Il Cuggino Rasta – per i pochi che ancora non sanno chi sia, leggere per esempio qui oppure qui – in preda ad una crisi dei trent’anni anticipata, qualche mese fa molla tutto, lavoro, famiglia e innumerevoli amanti, e scappa a Londra in compagnia di mio fratello Il Piccolo. Io seguo le loro gesta da lontano – neanche tanto lontano – e mi impedisco di scriverne, solo che poi come al solito la tentazione diventa troppo grande, mi arrendo e ne scrivo.
Il Cuggino Rasta e mio fratello Il Piccolo sono a Londra, se chiedi perchè sono a Londra ti dicono che ci sono andati per imparare (per l’ennesima volta) l’inglese. Il Cuggino Rasta specifica però che lui l’inglese già lo conosce abbastanza bene, e che a Londra più che altro ci è andato per un «perfezionamento». Anche se poi, prima di andare ad una prova di lavoro, mi chiede via Skype se «unpaid trial» significa che la prova di lavoro te la pagano dopo. Il fratello Il Piccolo, invece, quanto ad inglese è fermo al livello di “noio vulevon savuàr” di Totò.
I due avvocati (perchè sono entrambi sono avvocati, capiamoci) a Londra trovano ospitalità nella casa superlusso dell’amica di un’amica del Cuggino, una casa che è parte dell’eredità degli Onassis, confinante con un punto vendita di D&G e vicini di Flavio Briatore. Il Cuggino ha detto che secondo lui la casa potrebbe valere qualcosa come quattro miliardi. Nel frattempo però, i due sono senza lavoro, e in mancanza di soldi non escono quasi mai di casa, consumano un solo pasto al giorno e si cibano prevalentemente di patate e fagioli. Il Piccolo riesce a trovare lavoro come sguattero in un ristorante, dopo due giorni però, forse per l’eccessiva lentezza, viene licenziato. Il Cuggino rifiuta un’offerta di lavoro come modello – dobbiamo ricordarci che il Cuggino è bellissimo, affascinantissimo, e già tempo fa rifiutò un provino come VJ a Mtv – sostiene un colloquio per fare il rappresentante di carne nei ristoranti e il receptionist in un’ambasciata, ma alla fine resta comunque senza far nulla. A questo punto il vortice casa lussuosissima/mancanza di soldi/inglese stentato costringono i due avvocati a trascorrere sempre più tempo chiusi in casa. La prima conseguenza è che il Cuggino, instancabile cacciatore di ragazzine in ogni parte del mondo, resta privo della sua occupazione principale per oltre un mese (“un mese e mezzo” arriva addirittura a dichiarare oggi pomeriggio). Con la consapevolezza della propria condizione attuale il Cuggino rivaluta mentalmente la sua vita in Italia, molto più semplice e agiata, ma cerca anche di collegare le sue sventure professionali con la crisi mondiale dei crediti e i tonfi di Wall Street. Ciò nonostante, l’altra sera racimola 3 sterline e novantanove centesimi (in seguito affermerà: ma ti rendi conto? Tre e novantanove?!?) e acquista numero tre preservativi con l’intento di inseguire certi suoi piani di gloria. Con piccole pacche sulla tasca del giubbotto, dove tiene nascosti i suoi oggettini, il nostro eroe affermerà in metropolitana ( e ci sono testimoni):
« Adesso mi sento più sicuro. Ecco: adesso questa città mi fa meno paura. »
È chiaro che siamo di fronte ad un genio dei nostri tempi. Il piano va a vuoto ma lui non si abbatte, non perde la speranza e racconta che presto farà un certo viaggio in un certo Paese, e lì avrà modo di rifarsi di tutte le sventure appena trascorse.
A questo punto, si viene a sapere che una sua VecchiaFiamma andrà a Londra a trovarlo fra qualche giorno. Il Cuggino ha già affermato che, per la sua salute mentale, dovrebbe evitare qualsiasi contatto con questa persona, ed è anche il consiglio che gli stato dato più volte. Ora però le condizioni sono tali – non so se mi spiego – che il pericolo di un «incontro ravvicinato» con la VecchiaFiamma, sebbene dannossissimo per entrambi, possa comunque avvenire. Qui si fa il tifo per il No, ma si ha paura che invece sia Sì. Qui si fa il tifo per il No, perchè si vuole pensare ad un Cuggino capace di autocontrollo e analisi del rischio di medio-lungo termine. Un Cuggino che finalmente diventa persona adulta. Le previsioni di tutti gli esperti della materia “Cuggino” sono pessimistiche. Sapendo di diventare nuovamente protagonista di una pagina su questo blogghe,il nostro eroe ha dichiarato:
«Lasciatemi stare che devo costruirmi una vita sentimentale seria, e con il vostro aiuto non riuscirò a farlo.»
Per il resto, se qualcuno si trova da quelle parti, e volesse incontrare il Cuggino e il Piccolo, offrire loro un pasto caldo, può mettersi in contatto con me. Se lo si distrae in qualche modo, forse si potrà scongiurare anche l’inevitabile. Se invece siete lontani, ma avete anche voi avuto esperienze di VecchieFiamme portatrici di danni, di problematiche Minestre Riscaldate, proponete qui qualche motivazione che riesca a convincere il Cuggino a fare il bravo. L’idea è quella di compilare una lista da stampare e dare al Cuggino, sperando che funzioni. Ma le previsioni, come detto, sono pessimistiche.