I posti della tua vita sono quelli in cui vivi, mentre immagini come sarebbe vivere altrove. Le persone della tua vita sono quelle che hai attorno, mentre ipotizzi come sarebbe condividere il tempo con altre, e ne recrimini l’assenza. Il lavoro della tua vita è quello per cui ti impegni ogni giorno, e i giorni all’improvviso diventano anni senza accorgersene, mentre ti chiedi se forse dovresti cambiarlo. Il sapore della tua vita sono le difficoltà che ti fanno diventare una persona migliore, mentre nel frattempo desideri un’esistenza vita più facile.
E in fondo va bene così, incluse tutte queste domande, purché tu riesca ogni tanto a fermarti a respirare l’istante, e avere la consapevolezza che quell’istante che comprende tutto, è la tua vita. Averne la consapevolezza, e non sottovalutare niente, non minimizzare niente, ma celebrare tutto, e dare importanza a tutto, perché quello che ti scorre sotto gli occhi è davvero tutto: una mano che tocca il tessuto della tasca e accartoccia lo scontrino, la pioggia sul naso, la fame quando arriva ora di cena, l’attesa ad un semaforo, il tuo respiro quando sali le scale per tornare a casa.