insistendo sugli stessi argomenti

Volevasi segnalare questa lettera di un giovane ingegnere a Italians di Severgnini che esprime piu’ o meno sto concetto: e’ vero che tanti giuovani non trovano lavoro, pero’ quelli che all’universita’ si sono fatti il mazzo quadrato in materie complicate, oggi lavorano tutti. Leggo e ci penso: e’ vero? E’ vero. Tutti quelli che conosco che non studiavano "robe semplici" e che soprattutto sanguinavano tantissimo sui libri, adesso un lavoro ce l’hanno. Pero’ poi subito dopo ritorno al concetto di qualche giorno fa, e cioe’….un ingegnere quadratissimo, che studia al Politecnico difficilissimo, che di conseguenza e’ precisissimo e professionalissimo, trova lavoro con discreta facilita’. Pero’ non lo so, mi resta in bocca la mancanza di quadratura del cerchio. Voglio dire, se "fatte non foste per viver come bruti", credo anche che "fatti non foste" (creati, evoluti lungo i millenni, etc etc) per diventare professionalissimi con la cravatta. Non lo so, nell’ipotetico quadro dell’evoluzione sta figura del professionista cazzutissimo non mi pare una svolta verso l’alto, ma proprio per niente.

4 pensieri su “insistendo sugli stessi argomenti

  1. Vabbè, non c’entra nulla. Comunque stanotte t’ho sognato. Era tipo una di quelle feste di compleanno che facevamo da bambini, con tua madre che ci insegnava a ballare il ballo del qua qua. Son cose che ti segnano. Vabbè.

  2. Assolutamente no. Per amarissima esperienza confermo.

    E non sai quanto è bello viaggiar su quelle deliziose vie di mezzo che mi vedono formata da umanista, competere sul piano dialettico, umano ed estetico, con i cazzutissimi e cravattatissimi ex neerds del politecnico.

    Uno stile lo si trova, con fatica, con un pò di tempo speso nelle giuste riflessioni. Sulla discreta facilità all’uscita dai politecnici, almeno in questo momento storico e in Italia, credimi, non è proprio così. Si fatica un pò. Forse troppo.

  3. si, ma che sfigato sto tizio…da quanti anni covava questo risentimento?

    io conosco persone che hanno studiato meno di me (sicuramente meno di lui) e che guadagnano piu’ di me. in questo paese in cui vivo e’ piu’ o meno la norma. l’ingegno puo’ valere ancora piu’ del pezzo di carta, per fortuna.

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