Ciao aspirante studente universitario che di solito in questo periodo ti lamenti dell’esistenza dei test di ammissione universitaria, che secondo te non dovrebbero esserci, che secondo te tutti tutti tutti dovrebbero avere il diritto di studiare quello che vogliono, che secondo te non e’ giusto che la vita di una persona si decida tramite un centinaio di risposte date in pochi minuti, che secondo voi e’ un test anonimo che vi priva della vostra identità eccetera eccetera.
A parte il non senso dell’affermare che la selezione verso i vostri sogni non dovrebbe essere all’ingresso, ma dopo, cioè una volta laureati e inseriti nel mondo del lavoro, visto che nel favoloso mondo del dopo esiste un plotone di gente come te (ma qualche anno più grande e con una laurea in tasca) che si lamenta di non riuscire a trovare qualcosa di adatto al proprio profilo formativo (brrr..).
A parte il fatto che produrre gente che si lamenta non e’ affatto gratis ma costa molto (no, non parlo delle tue tasse universitarie, quelle coprono solo una piccola parte dei costi totali) e il beneficio di questo sforzo economico per lo Stato – attualmente – e’ solo avere in giro ulteriore gente che si lamenta e che nei casi peggiori pretende una soluzione. A parte che nessuno si lamenta seriamente della mancanza di laureati, tranne i folli compilatori di tabelle comparative tra l’Italia e altri Paesi. A parte il fatto che negli anni ho conosciuto tantissimi studenti stranieri che hanno cambiato nazione pur di inseguire il proprio sogno, l’ultimo giusto la settimana scorsa, un trentaduenne israeliano che si e’ fatto il culo per anni in una fabbrica per mettere da parte i soldi e perfezionare una lingua e un alfabeto a lui sconosciuti ed ora – a trentadue anni – e’ orgoglioso di essere al primo anno di medicina, e te lo racconta con le palpebre che gli calano visto che nel frattempo continua a farsi il culo e lavorare per sopravvivere.
A parte tutto questo, e anche ipotizzando che quanto appena scritto sia tutto sbagliato, e ignoriamolo per un momento.
Ecco, resta il fatto che nella vita e’ assolutamente normale trovarsi in momenti cruciali, momenti nei quali la tua vita viene decisa in pochi istanti, ed e’ normale che alcuni arrivino impreparati e non ce la facciano, ed e’ anche normale che alcuni arrivino preparati ma poi si caghino addosso dalla paura, fallendo causa assenza di sangue freddo. Ed e’ normale che il sangue freddo – o le “palle”, il “polso” o come vuoi chiamarla sta cosa – nel corso di una vita ti faccia andare più avanti di altri. Ed e’ anche normale fallire – seppure fino ad ora ti hanno raccontato tutt’altro. Quindi No, non e’ assolutamente ingiusto, o irreale, o spersonalizzante: e’ soltanto un piccolo assaggio di realtà che ti viene offerto, caro aspirante studente universitario, prima di cominciare una pausa (dalla realtà) che durerà qualche anno.