Il 2012 potrebbe sembrarti un anno come gli altri – ad osservarlo di notte, immerso nella nullafacenza, nel mezzo di un un paesello vuoto dove spengono i lampioni e le strade sono nere – ma non è così: quello appena passato è stato forse uno degli anni più densi della tua vita. Sicuramente ti ha traghettato da una certa versione di te stesso ad un altra. Sicuramente non sei approdato a nulla di definitivo. Sicuramente sei ancora in divenire. Sicuramente ti pare assurdo poter essere ancora in divenire, alla tua età.
Eppure.
Nel 2012 Brussèlle è diventata stabilmente la tua città. Sei contento di aver conosciuto i suoi lati negativi, perché ti ci trovi bene ugualmente. E’ come per le persone: aspetti di sapere quali sono i loro difetti, e una volta che li hai conosciuti tutti, tiri un sospiro di sollievo perché avevi paura di essere deluso. Hai viaggiato poco e soprattutto per lavoro. Non sentivi il bisogno di esplorare altro. Piuttosto, la voglia è quella di cementare le tue piccole radici, infatti sei stato due volte a Bologna. Un viaggio di un solo giorno in Francia – non era lavoro – fu complicatissimo. Non ne hai scritto.
Nel 2012 ti sono successe molte cose che non hai scritto.
E’ stato l’anno in cui hai cominciato a parlottare francese. Le lezioni sono servite anche a scoprire il tuo lato narcisista e seduttore – seduttore in termini intellettuali, non sensuali – e renderti conto di quanto questo faccia parte di te. Hai ricominciato con il teatro, freddamente. Hai fondato un club di letteratura. Hai corso la tua prima mezza maratona. Ti sei messo a cucinare con più cura. Hai cenato tantissime sere fuori, mai così tanto fino ad ora. Ti sei accorto di non avere tempo.
Sul lavoro – non scrivi mai del lavoro – hai guadagnato un rispetto che non credevi possibile. Hai ottenuto una promozione – unico in Europa nel tuo campo – che non ha suscitato gelosie ma che invece molti davano per scontata. Ti sei ascoltato esigere e dirigere come credi debba fare un adulto. Dovresti modificare la tua firma elettronica delle email e scriverci manager ma passano le settimane e non lo fai, per pudore. O forse vuoi solo rallentare la velocità del presente, non farlo diventare subito passato.
Hai letto diciotto libri (pochi), e adesso non solo narrativa e adesso non solo su carta. Hai cominciato ad ascoltare l’electro-pop.
In due momenti diversi, due ragazze diverse, hanno suonato alla tua porta di casa, in piena notte, non sapendo che il tuo citofono è rotto (e che di notte hai il telefono spento). Un’altra l’hai fatta piangere, anche se è l’unica che ti fa sempre piacere vedere. Tutto il resto è noia e pagine non scritte.
Possiedi una bicicletta che non usi più. Vuoi comprare un nuovo microonde ma sei pigro. Hai coltivato del basilico. Hai fatto appassire del timo. Hai snobbato della gente. Hai rotto un telefono. Hai comprato un computer. Hai comprato una nuova borsa di pelle e una lampada enorme. Hai speso troppi soldi in vestiti e alcol. Hai inseguito dei pesci sulla costa siciliana meridionale.
Non ti piace comprendere il mondo, non ti piace avere ragione sui veri drivers dei rapporti interpersonali, sul funzionamento del cervello femminile. Vorresti essere smentito dai fatti ma non succede mai.
Non puoi dirti che va tutto bene, però stai vivendo. Però sei in equilibrio.
I post più letti del 2012 sono i seguenti, e con buona approssimazione rappresentano questo anno di scrittura. Tra dodici mesi ci sarai ancora, è sicuro.
Auguri.
- 1 come diventare tom hanks in cast away dicembre 2006
- 2 ciao occupanti del grattacielo di Milano maggio 2012
- 3 ciao me stesso del passato luglio 2012
- 4 ieri ad una certa ora del pomeriggio giugno 2012
- 5 della morte dei blog febbraio 2012