ipocriti

Da bambino venivo trascinato in chiesa, e visto che ero obbligato alla presenza domenicale, ascoltavo attentamente i passi del Vangelo, le omelie dei preti.

Sbadigliando, ma ascoltavo.

Avevo gia’ deciso di non interessarmi alla religione, ma da otto-novenne quale ero, ero comunque costretto alla presenza. E allora ascoltavo.

I passi del vangelo, le omelie dei preti, esprimevano principi etici che in gran parte condividevo. Rispetto, misericordia, generosita’, l’integrita’ morale, il senso di comunita’, il fare del bene senza averne nulla in cambio. L’amare il prossimo tuo come te stesso. E se non proprio come te stesso, perlomeno ‘quasi’ quanto te stesso. O almeno amarlo un poco. Il non nominare Dio invano: che per uno non religioso come me, si traduceva in un ‘evita di parlare a cazzo di cane’.

Ma ascoltando tutto questo pensavo: come puo’ tutta questa gente che mi circonda ascoltare i passi del vangelo, dire Amen, tornare a casa? Io lo so, IO LO SENTO, che non vivono secondo questi principi.

Dalle vecchine che spettegolano tutto il giorno, alle madri che crescono figli egoisti, ai ragazzi prepotenti e incivili che vengono in chiesa solo per aspettare le femmine all’uscita. E che poi alla fine si sposano in chiesa per fare contenti i genitori. Sono io che mi sbaglio, oppure questa e’ tutta una gigantesca ipocrisia?

Oggi a distanza di anni, l’unica consolazione e’ che non mi sbagliavo. Era, in effetti, tutta una gigantesca ipocrisia. Come tanta gente ascolta le canzoni alla radio senza badare al testo, tutti quelli che ricordavo seduti sulle panche delle chiese non ascoltavano le parole pronunciate dai preti.

Abbiamo un ministro feciforme che bacia ‘invano’ un crocifisso in conferenza stampa, e i ‘fedeli’ non si rivoltano contro ma anzi apprezzano. Abbiamo una societa’ dove il 70% preferisce che i disperati affoghino in mare piuttosto che salvarli per evitare di vederli sbarcare al TG mentre cenano la sera.

Sia chiaro, vogliono che affoghino: e questo vuol dire acqua che ti entra nella bocca e poi va nei polmoni, nessuno a cui aggrapparsi, vedere tuo figlio che affonda, o non vederlo perche’ e’ notte, e infine morire con lui, nel migliore dei casi.

Per pulirsi la coscienza adottano teorie complottiste parlando di scafisti, traffico di umani, invasioni, di ‘finti’ buonismi, di euri che se vanno al disperato africano poi non vanno al terremotato. Tutte scuse, perche’ e’ sempre piu’ facile credersi sgamati che ammettere a se stessi la propria natura egoista.

‘Ero straniero e non mi avete accolto’ diceva il Matteo (25,43) citato nelle chiese dove ancora entrate a sposarvi per salvare le apparenze.