Il Ministro dell’Istruzione Giannini ha ascoltato un contestatore recitare al microfono una lunga accusa nei suoi confronti, un testo che il contestatore recitava leggendolo dal suo smartphone (si era già parlato di ministri che danno la parola ai contestatori qualche post più sotto). Alla fine della lettura lo studente ha provato ad abbandonare la sala, già questo segnale evidente che oggi non si fanno più domande per ottenere risposte, ma si fanno domande solo per lo show, si fanno domande provocatorie solo per misurare l’applauso che ne segue, secondo un rituale inculcato dalla televisione.
Hanno fatto tornare lo studente al suo posto ed il Ministro ha detto (qui il video):
Il contenuto che lei mi ha detto leggendo un testo è un contenuto che ho già sentito in molti altri contesti. L’unica cosa che mi permetto di dire, al di là del merito che è sempre legato ai temi che lei ha citato, è: abbia il coraggio, qui come altrove, di dirlo con parole sue, abbia il coraggio di esprimersi liberamente, abbia il coraggio di non leggere quello che qualcun altro ha scritto per lei. Guardi, faccia l’uso che ritiene, ma abbia il coraggio di fare questo.
Non so spiegarne esattamente il motivo ma questa risposta mi ha emozionato, molto.