leggo

Thinking fast, Thinking slow

di Kanheman.

anche se non lo aggiorno da secoli, puoi spiarmi l’anobii

4 pensieri su “leggo

      • Ho finito di leggere “Che tu sia per me il coltello” proprio la settimana scorsa, e mi é decisamente rimasto impresso.
        In primo luogo mi é piaciuto tanto il modo molto particolare in cui questo romanzo epistolare é strutturato. All’ inizio tu leggi soltanto le lettere dell’ uomo, poi ad un certo punto lui smette di scriverle e a quel punto iniziano le lettere della donna, che lo supplica di ricominciare la loro relazione epistolare. E poi alla fine si esce dallo schema epistolare per passare ad un altro tipo di contatto non diretto, quello telefonico… geniale!
        Le lettere di lei sono molto più carine, quelle di lui invece sono soltanto una sfilza di complimenti da marpione. Nella vita reale nessuna donna avrebbe risposto a quelle lettere.
        Le lettere di Myriam sono migliori non solo come stile, ma anche come contenuti: infatti lei quando scrive a Yair gli racconta dei fatti concreti, del tipo “A mio figlio é successo questo, a mio marito é successo quest’ altro”; lui invece scrive soprattutto della sua ossessione per lei, praticamente rimestando sempre la stessa zuppa, dicendo sempre la stessa cosa con parole diverse. Ma alla fine anche le lettere di lui in qualche punto sono gradevoli, quindi nel complesso é davvero un romanzo degno di nota. Sei d’ accordo?

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