impressioni dal mio recente viaggio in italia #2

L’applauso scatta all’atterraggio di un volo Paese Basso-Roma, sia all’andata che al ritorno. Si trattava di un low cost.

Due ulteriori prove a supporto della teoria dell’applauso (e cioé: gli applausi solo in voli con un estremo in Italia e/o su voli low cost). Adesso ci sarà da capire se ci sono applausi anche su voli low cost fuori dall’Italia o su voli con estremo in Italia ma non low cost. Se gli applausi si verificano in entrambe le situazioni, allora vuol dire che i due fattori sono cumulabili per un applauso più convinto. Da cui se ne deduce che Italia e "low cost" hanno qualcosa in comune che al momento mi sfugge.

impressioni del recente viaggio in Italia #1

L’Italia e’ il paese del mondo con in assoluto il piu’ alto numero di femmine coi capelli tinti. Era certamente gia’ cosi’ quando ci vivevo anche io, in Italia, ma non ci ho fatto mai caso.

Se non ci fossero tutti questi capelli tinti in Italia – tutti sti biondeggiamenti, rameggiamenti, colpi di sole – sarebbe molto piu’ chiara la nostra natura di razza mescolata ai mediorientali e nordafricani. Sarebbe molto piu’ chiaro qual’e’ la mescolanza di sangue che ci circola davvero nelle vene, che’ quando ti trovi qui in Paese Basso e vedi certe turche per strada ti paiono uguali uguali a certe persone che conosci in Italia – molto piu’ somiglianti delle barbare, perlomeno – solo che non capisci dove sia la differenza principale. Te lo dico io dove sta: nei capelli. Che’ loro li portano o coperti dal velo, oppure non tinti – che senno’ il padre le scoppia di mazzate, evidentemente.

Comunque, in Italia ho passato il tempo a calcolare percentuali di capelli tinti su crani femminili. Le percentuali variano da un minimo (minimo!) del 50-60 % ad un massimo di 100% in certi bar di Roma Termini. Probabilmente la maggiore concentrazione  di capelli tinti in quelle zone e’ da correlare con la vicinanza all’epicentro di questo fenomeno (gli studi televisivi dei programmi di mariadefilippi) anche se non ci sono prove definitive a riguardo.

(e i capelli tinti e altre tante belle cose saranno l’argomento della puntata di "Ma Come Fanno i Benzinai" in diretta con il sottoscritto, oggi a partire dalle 20, come quasi ogni venerdi’, su RadioFlo)

senno' siamo bravi tutti

Vabbe’ ma se un’orca assassina non ti compie un assassinio almeno una volta ogni tanto, che assassina e’? Voglio dire, e poi che coraggio sarebbe quello dell’addestratore che si infila nella vasca con il pinnuto assassino? Sarebbe uguale uguale ad una vasca di pesci rossi, se non ci fosse un assassino ogni tanto, random, con la sola differenza forse che se all’orca gli scappa la pisciata proprio mentre ti passa vicino, date le dimensioni, insomma, ecco.

democracy

In giro non piace il voto popolare di Sanremo, si chiedono come mai il voto popolare vota cosi’, se non c’é qualche trucco sotto, e se é mai democrazia questa. Si finisce per fare sociologia, e certe volte si va pure troppo in la’ con le analisi. Tornando a terra, uno che vota Sanremo é un essere umano che fisicamente resta di fronte alla televisione e decide autonomamente di prendere un telefono per inviare un sms di voto. Questo gesto stravolge tutti i concetti di democrazia. Cioe’, non é democrazia. Perche’ il risultato sara’ semplicemente la somma di tutti quelli che trovano normale e accettabile (magari pure divertente) prendere un telefono e votare quello che passa davanti al televisore. Se ci penso, non lo farei mai, ma non giudico chi lo fa. É anni luce lontano da me, e non conosco nessuno che lo abbia mai fatto (o forse non me lo hanno raccontato). Capiamoci, non é democrazia: é democrazia del telefonino. La sottopopolazione che vota non puo’ rappresentare tutti. Tu pensa per esempio ad un pacco di cereali, e alla scritta “per qualsiasi suggerimento sui nostri prodotti, scrivi qui…”. Tu adesso immagina uno che davvero lo fa – che manda davvero una lettera di richieste, voglio dire. Io, mai fatto, ma qualcuno lo fa, giusto? E adesso immagina quello che di lavoro riceve le lettere dei consumatori sui suggerimenti per migliorare la forma del cereale o i colori della scatola. Pure quell’uomo avra’ una visione di popolo che é distorta rispetto alla realta’. Lui seduto alla sua scrivania credera’ che il mondo é fatto di folli senza speranza. Ma non é cosi’. Allora di fianco ad uno Scanu ci devi mettere un telefonino, perche’ l’uno é figlio dell’altro.

Stasera sono in Italia, Roma e Perugia e poi Roma, e fra andata e ritorno si cerchera’ di accumulare nuovi dettagli per definire meglio la teoria dell’applauso.

dovendo trovare i lati positivi

Dovendo trovare i lati positivi del trovare il finestrino della propria macchina sfondato dai ladri (sì, giusto un mese dopo questo), i lati positivi sono che il ladro è così fesso da non trovare niente di quello che avrebbe potuto portare via, tipo lo stereo, o il navigatore. E il secondo lato positivo è che la riparazione ti costa il doppio di quanto avevi pagato l’ultima volta a Bologna per lo stesso motivo, epperò l’aggiustatore dei vetri ha una sala d’aspetto con televisione satellitare, caffè, riviste e wireless libero per tutti. Ultimamente non mi incazzo più per nulla.

A proposito di incazzature.

L’incazzatura e il litigio saranno l’argomento del mio programmino in onda  in diretta questa sera  dalle 20.00 su RadioFlo (ascoltabile online dal sito). Questa cosa di averci il programmino radiofonico e di spargere on air parolone in accento mediterronico va avanti da qualche mese ormai, però viene inspiegabilmente pubblicizzato su queste pagine soltanto adesso.

gli applausi

Gli applausi all’aereo che atterra: se ne era già discusso in queste pagine tempo fa. Io dicevo che secondo me negli anni 90 sti applausi non li facevano, qualcuno diceva che invece Sì, li facevano. Va bene, non ricordo, ero troppo piccolo e prendevo pochi aerei. In ogni caso, se prendi un aereo che in Europa va da un Paese all’altro e nessuno di questi due è l’Italia, non c’è applauso. Questo ho visto. O forse perchè non era un low cost e quelli che prendono gli aerei costosi non si sporcano le mani ad applaudire? A me la cosa dell’applaudire comunque fa venire un po’ di orticaria, ché mi pare davvero il minimo, l’atterrare, e allora cosa applaudi cosa? – mi chiedo. Ché se applaudi vuol dire che ti pare una cosa sopra l’ordinario, no? Nella scala teorica ci sarebbe l’applauso, il silenzio, e il buuuu. Se atterriamo e va bene, tu applaudi. Quindi è qualcosa di straordinario. Se atterriamo con un po’ di sbalzi, che fai: non applaudi? E chi sei tu (hai le competenze tecniche, tu?) per credere che la botta all’atterraggio sia colpa del pilota e non invece del meteo? Sei pilota tu? No. E allora fermo con quelle mani.

fino all'altroieri

Fino all’altroieri non avevo mai messo piede in Danimarca. Ora l’ho messo.
La prima giornata l’ho trascorsa da solo, in una stanzina a guardare fuori dalla finestra, e fuori dalla finestra non passava nessuno. Forse quindici macchine in tutta la mattina, e due ragazze in bicicletta – che la spingevano, la bicicletta – però. Ma questo è una zona della Danimarca che c’è pochissima gente.


Mentre guardavo fuori dalla finestra la Meisje era al lavoro, vestita da pirata.  Non vestita "come" un pirata, ma proprio "da".

Poi la sera siamo stati in una casa dove io ho contato 7 statue di Robocop, 4 Micheal Jackson e ben 22 Batman (ma forse ne ho perso qualcuno) e non erano messi lì per l’occasione, erano sempre lì, tutti i giorni. Siccome in Germania sono più alti che in Italia, e in Paese Basso più alti che in Germania, arrivando in Danimarca ti aspettavi altezze ancora più alte, e invece No, sono più bassi. Molto conveniente comprare le mutande in Danimarca, 5 paia di boxer 80 crani (che se non lo sapete, è la moneta daniese corrente).

con il gelato in mano

C’é questa Eva Longoria con il gelato in mano, stampata su sti pannelloni pubblicitari in ogni dove che credo non siano solo qui in Paese Basso, sono dovunque, e insomma, ci sono queste Eve Longorie sui pannelloni a grandezza quasi naturale, e il pannellone é ritagliato attorno al profilo della sua testa, per cui da lontano potrebbe sembrarti la testa di una donna. Se poi ci metti che é sera – come ieri sera al benzinaio – ed é buio, ti pare ancora piu’ una donna. Se poi ci metti che nevica ed é meno tre, allora al gelato non ci pensi proprio. E siccome é buio e nevica, c’é questo pannellone che dondola al vento freddo sull’asfalto, per cui questo capoccione di Longoria che dondola ti sembra per un momento una signora seduta al freddo sull’asfalto che chiede la carita’ e dondola il busto per farsi caldo, ci credi davvero per una frazione di secondo, é una disgraziata che mendica gettata nell’angolo! solo che poi ti accorgi del gelato in primo piano e lasci perdere.

senza titolo

L’altro giorno ad una festa c’era una che aveva adottato galline ovaiole. Credeva di ricevere le sue galline – e poterle mettere sul balcone assieme alla sua collezione di alberi di natale abbandonati per strada – ma ha ricevuto solo le uova. E pare ci sia pure il servizio webcam, che riprende senza sosta la tua gallina cosi’ tu puoi assicurarti che sta bene. Mi chiedo come si puliscano i parquet di legno. Voglio dire, a parte l’aspirapolvere, cosa bisogna fare? Leonardo di Caprio visita a sorpresa gli scavi di Pompei e il direttore per questo afferma "Pompei oggi dimostra di essere davvero viva". (Oggi, davvero). Mentre prima, con tutte quelle famigliole di pezzenti col pranzo a sacco, ci sentivamo di cacca.

ma va

Se il Prof. Veronesi racconta che la religione impedisce di ragionare, le reazioni sono "si si si e’ vero" contrapposte a "no no no non e’ vero". Se il Prof Veronesi racconta che la religione non fa ragionare, la mia risposta sarebbe invece: "appunto".

Voglio dire, non e’ una conseguenza. Non e’ che funziona "religione" ergo "non ragiono" ma piuttosto "desidererei evitare di ragionare" ergo "religione!", che poi infatti la puoi sostituire con "televisione!" oppure "playstation!" oppure "cannabis sativa!" oppure, come nel mio caso, "notizie ultim’ora giornali online!".

in questa storia

In questa storia di Morgan che ammette di farsi di coca, l’unica parola che non si trova negli articoli scritti e’ "stupore". E poi si impara un’altra cosa: e cioe’ che se ammetti che ti droghi, poi non vai a Sanremo. Allora i drogati non possono andare a Sanremo? Forse ci sono i controlli antidoping prima di salire sul palco? Fanno pisciare nella provetta, che ne so, Toto Cutugno, per vedere se pippa o non pippa? No, perche’ il divieto e’ sull’ammettere che ti droghi, non sul drogarsi in quanto azione.

Ah.

E poi, siccome ha detto di essere stato frainteso, mi sto sforzando di capire in che senso e in quanti modi uno puo’ essere frainteso se ha detto che si fa di coca ogni giorno. "Mi faccio di coca ogni giorno, ma non qui, bensi’ in una realta’ parallela chiamata cosmogonia che conosco solo io", "Mi faccio di coca ogni giorno, siamo nel 1985 giusto? Ah, nel 2010? Ah be’, allora ho smesso da 25 anni." "Mi faccio di coca ogni giorno/ sazio la foca nel forno/ metto la voga e poi torno/ cambio la torta del porno…no, sai, e’ uno scioglilingua, quando comincia l’intervista?" 

nuovi orizzonti lapponici

La Meisje l’altro giorno é traslocata in Danimarca per il suo nuovo lavoro. Quindi io adesso rispetto a lei sono a Sud. Gia’ da prima io ero il mediterronico e lei la nordica, ora le giuste distanze sono ristabilite. La Meisje in Danimarca significa che adesso si andra’ a visitare questo nuovo paese lapponico, e per la precisione una zona sperduta di questo paese lapponico, che dalla pagina di wikipedia vengo a sapere ha meno di 1 abitante per km quadrato. E io non lo so se mi spaventa di piu’ avere troppa gente in giro, o averne troppo poca, o avere troppo freddo, o averne troppo poco, il traffico esagerato della mattina, o nessuno per strada alle sette della sera. Non lo so, e comunque sto divagando. Fino ad ora conoscevo soltanto un Daniele, in Danimarca, e quindi erroneamente pensavo che in Danimarca ci potevano andare solo i Danieli e Daniele, toh, al massimo i Danilo, ma non le Meisje.