Appunti per il futuro: le persone stanno bene insieme non per gli interessi in comune, le affinità caratteriali eccetera eccetera. Voglio dire, è ovvio che sia così, ma queste affinità le metti proprio all'inizio. Voglio dire, se ti vedo il jeans tempestato di swaroski io intuisco che è meglio lasciar perdere, e quindi il pensiero non mi sfiora neanche.
Ciò che conta davvero è quanto vuoi mettere in mezzo, quanta parte di te metti in discussione – nel mezzo. Non deve essere per forza Molta. Ne può bastare Poca, però deve esserci sintonia su questo punto.
Spio le parole di coppie sedute ai tavoli vicini, che si fanno domande laterali e rispondono con frasi formali – osservo tutta sta distanza gelida ma confortevole e penso: ecco, loro sono d'accordo sul Poco. Ovvio che personalmente tiferei per il Molto, perché poi con il Molto riesci a livellare differenze minori, e superare saltellando le pietre incontrate sul percorso. A perdonare le cazzate fatte e accettare le inevitabili privazioni. Però il problema è che bisogna essere in due, a decidere per il Molto, e nello stesso momento.
Perché è pure un problema di sincronismi, per la miseria.