come diventare tom hanks in cast away

Il film lo hanno visto tutti, quindi è inutile spiegare la trama.

Oppure la spiego lo stesso, nel modo più veloce possibile: c’è Tom Hanks che sta sull’aereo, l’aereo cade, lui non muore, ma si ritrova su di un isola deserta (gli aerei cadono, e le navi affondano SOLO in prossimità di un’isola deserta) lui trova il modo di sopravvivere cacciando e pescando pesci tropicali, diventa muscoloso e abbronzato e con la barba lunga, trascorre quattro anni su questa isola bellissima e ogni tanto apre un orologio da tasca dove dentro c’è la foto di Helen Hunt – stupenda – che sarebbe sua moglie. Un bel giorno si scassa le palle dell’isola, si costruisce una zattera e si lancia in mezzo all’oceano. Siccome Tom Hanks è già morto una volta nel film Philadelphia, non può morire di nuovo, e allora miracolosamente non affoga, lo pescano dal mare, lo ripuliscono e lo riportano alla vita moderna. Sua moglie nel frattempo si è risposata, si incontrano, piangono e si baciano ma la moglie resta dove sta. A questo punto, siccome a Tom Hanks sono già capitate troppe sfighe nel giro di un’ora e mezza di film, e siccome stranamente l’Ammore non ha vinto contro tutti come di solito succede nei films americani ed Helen Hunt – bellissima – è rimasta con il nuovo marito, allora gli autori del film nel finale salvano la storia facendo incontrare a Tom Hanks una figona bionda che chissà perché si innamora di lui a prima vista.

Ora, non c’è bisogno di prendere un aereo e sperare che caschi in mare vicino ad un isola, si può fare in un altro modo più semplice, io lo so bene e mo’ ve lo spiego.

L’isola.
Questa città, lo giuro, è bellissima. Bellissime le strade, bellissime le persone, bellissimo tutto. Tutto bellissimo. Questa città ovviamente non è deserta, anzi, è zeppa di gente. Gente di tutte le età, altro che deserta, e tra questi –  come si è detto – pure una buona percentuale di Cristiani Malgiogli. Tutti gli altri invece hanno l’aria di Cristiani Per Bene (ah,ah,ah!). Per quanto mi riguarda la città è comunque deserta, dato che non conosco nessuno. Come ho conosciuto persone durante la mia vita? Facciamo una breve rassegna:

– A Scuola : non vado a scuola.
– All’Università: non vado all’università.
– Al lavoro: tutti dai quaranta in su. Simpatici, ma dai quaranta in su.
– Coinquilini vari ed eventuali: Brava Persona non conta, lui fa da arredamento.
– Amici degli Amici: essendo gli amici uguale a zero, se ne deduce che è zero.
– Scambiando quattro chiacchiere per caso: il mio tedesco non permette performance brillanti, anzi permette solo figure di merda del tipo Io Molto Poco Tedesco Capire Ah Cosa Detto Tu Prima Che Non Avere Capisciuto?Ah?
– Lingua in bocca dopo tre minuti di conversazione fortemente condizionata dall’alcool: non ne ho voglia, ma se lo ripeto troppe volte poi non mi crede nessuno.

Il problema è che tutta sta cosa non mi pesa. Se mi pesasse potrei dire: ok, vedi? sei una persona normale che non vuole essere messo da parte. E invece no, questo fare l’eremita mi piace, ci sto bene, praticamente sguazzo nel mio eremitaggio. Sto iniziando ad entrare nella mentalità del barbone che dorme sulla panchina anche quando ha il letto garantito dalla Croce Rossa. L’eremita e il vagabondo hanno un loro perché. Io sono qui che ancora me lo chiedo: perché?

Il cibo.
Tom Hanks si nutriva soprattutto di pesci, io soprattutto di pizze congelate. Le vado a pescare nel congelatore del market qui all’angolo, hanno di prezzi ridicoli rispetto all’Italia, e comunque la mia attuale abulia non mi permette di cucinare.

L’orologio con la foto di Helen Hunt che lo crede morto.
Passiamo al punto successivo, e in fretta. Comunque, ecco… non sono morto. 

La trasformazione fisica.
Io non lo so come funziona il mio corpo. Se corro e scappo e mi agito tutto il giorno, o se siedo perennemente davanti al Pc come in queste settimane, lui non cambia mai. E’ sempre lui. Anzi, pure meglio. Questo contribuisce alla mia voglia di non fare un cazzo. Mi guardo allo specchio e sembra come se fossi andato a far palestra ieri pomeriggio. Forse fra una trentina d’anni non sarà più così, e allora impazzirò come Kevin Spacey in American Beauty. Per adesso, continuo beatamente a grattarmi le palle.

Il Pallone Wilson.
Siete voi, tutti voi. E fatemi il piacere di non affogare in mezzo all’oceano, che sennò mi incazzo.

Sapete nuotare?

16 pensieri su “come diventare tom hanks in cast away

  1. prova a iscriverti in PALESTRA!!ahuahuahuaha almeno conosci qualche teutonica dal culo di marmo.prima che diventi Nà Botte..ahuahuahuaa
    eppoi passate tutti nell’antro per gli auGURU di tutti noi..

    Il Guru

  2. me la cavo. tutt’al più galleggio
    (e qui mi viene altro giochino idiota, continua a ripetere gialleggia che poi te lo dico, sull’onda dello “ionico” dell’altra volta).
    capisco il tuo voler essere eremita, m’associo.

  3. …dai quaranta in su…dai quaranta in su…dai quaranta in su….mumble mumble….secondo me il “difetto” non è quello (e tiro palesemente l’acqua al mio mulino) ma il fatto che siano colleghi. Nell’isolamento si cresce, soprattutto quando non è forzato e il tedesco si impara così, per necessità.
    😉 mario

  4. Uffa. Vale un po’ la stessa cosa per me.
    A Roma non faccio tante amicizie.
    Non vado a scuola, non vado all’università, al lavoro quelli giovani sono stronzi.

    E quelli che conoscevo e con cui andavo d’accordo sono andati a lavorare altrove. E mica a Viterbo, eh. Rispettivamente in Marocco, Lussemburgo ed Ecuador.
    Fortunella che sono.

  5. per nuotare, so nuotare.
    per il resto, io ci sguazzo beatamente, nell’abulia.
    e sono pure alle prese con la tesi. il mio pallone wilson è la scatola della cioccolata appollaiata sulla sesta mensola della cucina. così almeno ogni tanto mi tocca alzarmi e muovere i muscoli, altrimenti si atrofizzano e divento pure io simile a cristiano malgioglio.

  6. Freesia:
    si, IonicoIonico e Galleggia-Gialleggia andavano sempre citati assieme, ai tempi.

    Ari:
    ma se il dottore ti aveva detto ogni mattina, ogni mattina dev’essere. Cosa sono queste diavolerie moderne, gli aggregatori, puah.

    Mario:
    comunque, con il gruppo dei “quaranta in su” abbiamo fatto pure una bella cena dove mi sono semi -mbriacato, ma capisci bene che non va bene così, serve contegno “in certi ambienti”.

    Leetah:
    furbi, gli amici tuoi.

  7. Guarda che in germania ubriacarsi è l’unico modo che conoscono per socializzare (generalizzo? si, generalizzo).
    Stai piuttosto attento al giorno: si beve e si festeggia RIGOROSAMENTE solo il venerdì e il sabato. Se ti imbriachi nelle altre sere verrai marchiato a fuoco sul collo.
    E ricordati anche che se il capo ti dice dammi del “du” dopo le bevute fatte insieme nei giorni comandati, vale solo per quel lasso di tempo, che non ti venga in mente di dargli una pacca sulle spalle il lunedì mattina….
    Lì si può stare bene, ma come i tram, guai uscire dalle rotaie.
    Mario

  8. mario,scusa ti sbagli enormemente…bevono proprio SEMRPE..e non ti marchiano a fuoco sul collo se bevi nella settimana…
    Non hanno di questi pregiudizi..(generalizzo’bè,si generalizzo…):-)

  9. sì, so nuotare!unica cosa..ti chiedo umilmente di non dire più che hai un fisico da paura nonostante tu non faccia un cazzo perchè c’è gente, come me, che lotta perennemente coi rotoli!abbi pietà!

  10. Aspetta a dire che fare l’eremita ti piace e non ti pesa per niente….io sono in una città diversa da quella in cui sarei me stesso da più di due anni e se non fosse per la mia compagna che giornalmente mi rende la vita tale, mi sarei già suicidato, poi vabbè c’è da dire che io sono uno che qualsiasi cosa, dopo un anno e mezzo non la sopporta più…però…

  11. Pingback: Il 2012 potrebbe sembrarti « rafeli blog – il diario delle piccole cose

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