Bello il risultato del PD per una serie di motivi. Qualcuno lo metto qui anche se non sono i più importanti, anche se non li elenco partendo dal più importante.
– Innanzitutto, se non il PD, cosa votare? Grillo non si allea a prescindere con nessuno, quindi votare lui significa non votare. Ai grillini che si disperano la domanda da fare – semplice semplice – è la seguente: perché mai avrei dovuto votare Grillo? Seriamente, perché mai: esiste al mondo un motivo che dia un minimo di significato all’atto di votare Grillo, qualcosa che lo renda più significativo del – chessò – prendere a schiaffi le nuvole? Grillino dimmi perché mai.
– Il mondo era impestato di berlusconismo, ovvero di gente inebetita dagli slogan e dall’apparenza. Dal contenuto e non dal contenitore. In tutto questo, benpensanti di sinistra per anni si sono sbracciati blaterando che era uno schifo. Era uno schifo in effetti, è vero, ma il mondo era ormai impestato e la comunicazione contaminata. I cervelli sbrindellati non recepivano messaggi più seri e sostanziosi (anche per questo è sbocciato Grillo del resto). Fino a quando è arrivato Renzi e ha approfittato dell’humus creato dagli altri, ha usato gli slogan e le promesse ma a suo vantaggio (piuttosto che perculare chi lo faceva) e ha vinto. Quando il gioco si fa duro, i duri restano in piedi e accettano le nuove (dure) regole del gioco, mentre i deboli dicono che le regole non vanno bene, poco prima di essere travolti.
– Al netto di tutto, a tirare la carretta nel PD ci trovi la Serracchiani e Civati, Cuperlo e Fassina e tanti altri, ovvero – e questo è un dato oggettivo – la migliore classe dirigente che oggi si può trovare in un partito. Imperfetta per molti motivi, e che può offrire molti motivi per incazzarsi, ma basta guardarsi attorno per trovare il nulla.
– Al netto di tutto, mettere una classe dirigente nuova e inesperta, e vederla stravincere, fa piacere vederla stravincere con compostezza, senza proclami e bava alla bocca.
– Sapere che il risultato non piace a Travaglio trasmette la sensazione inspiegabile e irrazionale che il risultato sia proprio quello giusto