Bello il risultato del PD per una serie di motivi. Qualcuno lo metto qui anche se non sono i più importanti, anche se non li elenco partendo dal più importante.
– Innanzitutto, se non il PD, cosa votare? Grillo non si allea a prescindere con nessuno, quindi votare lui significa non votare. Ai grillini che si disperano la domanda da fare – semplice semplice – è la seguente: perché mai avrei dovuto votare Grillo? Seriamente, perché mai: esiste al mondo un motivo che dia un minimo di significato all’atto di votare Grillo, qualcosa che lo renda più significativo del – chessò – prendere a schiaffi le nuvole? Grillino dimmi perché mai.
– Il mondo era impestato di berlusconismo, ovvero di gente inebetita dagli slogan e dall’apparenza. Dal contenuto e non dal contenitore. In tutto questo, benpensanti di sinistra per anni si sono sbracciati blaterando che era uno schifo. Era uno schifo in effetti, è vero, ma il mondo era ormai impestato e la comunicazione contaminata. I cervelli sbrindellati non recepivano messaggi più seri e sostanziosi (anche per questo è sbocciato Grillo del resto). Fino a quando è arrivato Renzi e ha approfittato dell’humus creato dagli altri, ha usato gli slogan e le promesse ma a suo vantaggio (piuttosto che perculare chi lo faceva) e ha vinto. Quando il gioco si fa duro, i duri restano in piedi e accettano le nuove (dure) regole del gioco, mentre i deboli dicono che le regole non vanno bene, poco prima di essere travolti.
– Al netto di tutto, a tirare la carretta nel PD ci trovi la Serracchiani e Civati, Cuperlo e Fassina e tanti altri, ovvero – e questo è un dato oggettivo – la migliore classe dirigente che oggi si può trovare in un partito. Imperfetta per molti motivi, e che può offrire molti motivi per incazzarsi, ma basta guardarsi attorno per trovare il nulla.
– Al netto di tutto, mettere una classe dirigente nuova e inesperta, e vederla stravincere, fa piacere vederla stravincere con compostezza, senza proclami e bava alla bocca.
– Sapere che il risultato non piace a Travaglio trasmette la sensazione inspiegabile e irrazionale che il risultato sia proprio quello giusto
Stravincere con compostezza. Verissimo, infatti l’ho apprezzato tanto anche io. Condivido.
Bello, complimenti! Hai espresso pienamente, con parole molto semplici, un pensiero più che condivisibile!
bravo ciccio sono d’accordo. abbiamo finalmente fatto bella figura in mezzo a tanto scempio europeo
il trionfo dell’italiano medio votato dall’italiano medio, che per anni ha negato di votare Dc ed Andreotti che regolarmente prendeva il 40% dei voti
Ti incollo uno scampolo di Claudio Gibertini,giornalista ed analista politico :
“Berlusconi, che prometteva mari e monti, ha dominato la vita politica italiana per un ventennio. Matteo Renzi ha dato 80 Euro e l’italiano medio che ha bisogno sempre e comunque di un Santo in paradiso, l’ha votato e santificato subito. Beppe Grillo invece come un moderno Prometeo che svelava agli uomini il segreto del fuoco, proponendo partecipazione attiva e democrazia diretta, si è fermato a un 22% di voti.”
scampolo molto significativo, eh!
(??)
Forse, dico forse, questo voto potrebbe significare due cose.
La prima è l’impatto della rete che ha portato talmente tanta velocità, che gli elettori hanno punito chi premiavano l’anno scorso, cioè i pentastellati (centinaia di migliaia di voti in meno).
La seconda riguarda l’espressione del voto per “complesso di etnia o di appartenenza”: sembra ridursi sempre di più il famoso zoccolo duro di elettori ideologizzati dalla sinistra o dalla destra storica che votano sempre il loro partito. Oggi invece votano di volta in volta quelli che sembrano dare maggiore fiducia; M5s l’anno scorso, Renzi quest’anno (occhio, dico Renzi, non il PD).
Se così fosse, il primo a doversi preoccupare della prossima tornata elettorale è proprio Renzi, poiché potrà crollare con la stessa velocità con cui è arrivato al 40 e rotti percento.
Infine, l’equazione Renzi = Berlusconi è francamente fuori luogo perché c’è indubbiamente un “renzismo”, ma sembra più propositivo del berlusconismo, il quale basava tutto (o molto) del suo consenso sull’essere anti, mentre Renzi, almeno ora, qualcosa sembra proporre.
d’accordo
Raf, TOTALMENTE d’accordo con te! Totalmente.