Mi sorprendo a pensare al concetto di amore nei film di Sorrentino. Che poi non sarebbe un concetto quanto invece le “conseguenze del”, proprio come in uno dei titoli. Che poi non è che ci posso pensare a lungo, visto che mi trovo sotto la doccia, e devo uscire.
Non ho una camicia stirata.
Gli oggettivamente brutti che corteggiano le oggettivamente brutte fanno benissimo. Solo che io li guardo e penso alla profonda imperfezione del mondo, una consapevolezza che mi assale molto di più che se avessi un malato di malattia ereditaria che mi muore sui piedi sbavando catarro verde. Ché malati terminali morenti ai piedi non m'è mai successo, invece alle pause pranzo annoto spesso tentativi di approccio col boccone tra i denti che poi cerco di dimenticare. Ma perché dimenticare?
Compravo una bomboletta di schiuma da barba una volta all'anno, sempre a gennaio. Quest'anno l'ho comprata a novembre e mi sento vecchissimo.
Ma intanto organizzo foto che non conoscevo di me stesso bambino, scovate in fondo a recipienti polverosi a migliaia di chilometri da questo tavolo, di me quando non sapevo praticamente niente. Ne scelgo una e la metto qui. Forse.
Leggilo, "Hanno tutti ragione". Un grande anche come scrittore.
Matri