Quanto mi piace l’Italia di Yara, la ragazzina scomparsa una settimana fa. Mi piace il suo cellulare con soli dieci numeri in rubrica: un mondo piccolo di affetti seminati in profondità, perché voler bene richiede tempo e troppi amici significa nessun amico. Mi piace la sobrietà dei suoi genitori che non fanno appelli, non si affacciano ai talk show e respingono la fiaccolata proposta dal parroco: il dolore è una cosa seria, metterlo in piazza non significa condividerlo, ma svenderlo. E mi piace il contegno del suo paese, Brembate, dove nessuno rompe la consegna del silenzio. Ogni tanto spunta un microfono sotto qualche naso infreddolito, ma la reazione è sempre un diniego, un passo che accelera.
Viva Yara – Il Buongiorno di M. Gramellini
Io da terrone conoscitore di quelle terre peri-avetranesi dove la televisione è una delle manifestazioni del Signore, approvo tantissimo.
quanto condivido.
Bhè a parte il ragazzo che si è precipitato a dire di averla vista con due uomini e che poi è stato smentito..vabbé. Sì per il resto condivido. spero tanto che non diventi un'Avetrana2 perché non lo sopporterei, basta…
ines
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2010/12/12/yara-gambirasio-il-nord-il-sud-e-la-vergogna-del-signor-paulus-lombardus/
L'Italia di Yara? Bellissima, davvero