volevasi segnalare

Il nonnino Sartori che spiega che non si puo’ dire No alla guerra per il petrolio e pure No al nucleare. E dice pure – e c’ha ragione – che in Giappone si e’ trattato di un disastro sismico, non atomico.

 

E aggiungo io: la questione e’ davvero il sisma. Se per esempio fosse avvenuto in Italia lo stesso sisma, con le case che ci sono in Italia sarebbero morte centinaia di migliaia (qualcuno dice pure milioni) di persone anche senza averci centrali atomiche. E il disastro sarebbe stato anche in quel caso “sismico”, non certo “architettonico”.

 

Non e’ una questione tecnica che sono autorizzati a parlare solo i tecnici, e’ una questione di logica.

 

Ovviamente il disastro in Giappone non dimostra che l’atomica non e’ sicura al 100% (gia’ si sapeva, eh) ma dimostra che per avere dei rischi concreti serve avere nello stesso momento e luogo centrali nucleari vecchie di quarant’anni, il terremoto piu’ forte di tutta la storia, e un oceano davanti a te capace di generare un maremoto. Quindi – usando la logica – l’evento dimostrerebbe tutto l’opposto, e cioe’ la notevole (relativa) sicurezza del nucleare, piu’ che la sua pericolosita’. Poi uno dice: e vabbe’ la Merkel allora? Quelli sono tedeschi, sono precisi, e adesso rallentano pure loro sul nucleare, che sono tedeschi e precisi. Si ok, ci sono le elezioni pero’ in Germania, e pure da quelle parti come si dice, ha da passa’ la nuttata.

perché io leggo

Come scusa? La ragazzina potrebbe essere stata uccisa da una donna "data la scarsa forza con cui sono state date le coltellate"? Non ci credo. Ma così si fanno le indagini? Ma queste cose andate a dire in giro? Quindi un uomo accoltella solo con tantissima forza, oppure niente? E se l'avessero trovata di fianco ad un fiore allora? L'assassino era un fiorista, o voleva fare un fiorista, e quindi – leggenda della visita militare – l'assassino era un gay?

 

Dieci donne manifestano a Sidney contro B, stanno attente a farsi fotografare, e quindi Repubblica ritiene che sia necessario pubblicarle con tanto di link in prima pagina. Ora, punto uno, sono sette donne. Forse dieci. Ma io ne conto sette, inclusa una smoking Reflex Ergo Sum (foto numero 5). Punto due: lo slogan "Italian women say no" – e lo ripetiamo per l'ennesima volta – è parziale, se non falso. Nella maggioranza dei casi Italian women say Yes, Yes, Yes. In tutti i casi, dalle elezioni fino a quella che stira la camicia guardando la televisione. Alcune madri dicono alle figlie pure: Yes, di più, e Hurry Up, Scimunita. Ripetiamolo per l'ennesima volta: mai voterò B., ma vedere che un agglomerato di sette (forse dieci persone) va a fare casino dall'altra parte del mondo, e vedere che qualcuno decida di dare importanza a sette persone che parlano a titolo personale (proponendo pure contenuti farlocchi, peraltro) mi pare davvero una delle cose più sceme del mondo ever.

non ora

La mobilitazione delle donne contro B. si intitola “Se Non Ora, Quando?” Come se fosse domanda retorica.

 

Mi sento friggere, perche' per quanto mi riguarda non e’ domanda retorica.

Ve lo dico io che NON e’ ora. E ve lo dico io quando, visto che non e’ ora. Leggete il labiale: alle elezioni. Capito? Lo ripeto: alle e-le-zio-ni.

 

Non ora dunque: ma alle elezioni. Dice quell’altro: raccogliamo dieci milioni di firme. Ah, be’ se permetti: sticazzi.

 

Se permetti, ne puoi raccogliere pure 20 milioni. Anzi raccogline 347 milioni, di firme, e poi nuotaci dentro. Ingurgitale, tutte ste firme. Riempici un campo da calcio e facci galleggiare sopra una nave costruita solo di firme. Fai piovere firme dal cielo. In ogni caso la risposta e’ la stessa: sticazzi. Raccogli 347 milioni di firme quando arrivano le elezioni – con il polso slogato dal troppo firmare – le perdi.

prevenuti

Se il giornale dei vescovi si arrabbia che al GF bestemmiano (e al GF eseguono l'ordine ed eliminano i bestemmiatori) non bisogna pensare per forza ad un intervento oscurantista della Chiesa. Cioè, quelli – I vescovi – hanno voluto dire che la bestemmia non va bene, però comunque fare sesso sotto le telecamere va bene, fare sesso con uno che conosci da tipo venti ore va bene, fare sesso sotto le telecamere e molto fuori dal matrimonio va bene, lanciare una gallina per aria e fratturarle una zampa va bene, scoreggiare in mutande simulando l'accensione di una motocicletta va bene.

negli anni novanta al liceo mi occupavano il liceo

Negli anni novanta al liceo mi occupavano il liceo. Allora io giravo per il liceo dicendo che non dovevano occuparmelo, il liceo. Era divertente dormirci dentro la notte per vedere l’effetto che fa. La mattina alle sei farsi portare i cornetti solidali alla crema da quella del quinto anno che mi pareva una donna e che se ci penso adesso, se ci penso, vabbe’.

 

Pero’ dicevo guardate che mi pare na stronzata e non si conclude niente. Facciamo la figura degli scemi, possibile che non ve ne rendiate conto (dicevo nel microfono). Rischiavo il linciaggio. Dovevo passare il microfono.

 

Quelli che invece non si ponevano domande se la godevano e basta. C’erano aborti epici delle benefattrici dell’epoca. Io mi arrovellavo e rischiavo linciaggi. Sistematicamente quelli che se la godevano poi sono diventati tutti tutti ometti mogi e istituzionali. Militari di carriera. Io mi arrovellavo e mi arrovello ancora. Il loro spirito rivoluzionario mi sembrava di zucchero filato.

 

E gia’ negli anni novanta prevedevo che sarebbero diventati ometti mogi e istituzionali – protagonisti perfetti di un film monicelliano appunto – che’ lo zucchero filato si affloscia presto. Sono passati gli anni e nelle scuole ancora ci sono quelli che se la godono e basta. Mi viene da pensare che alla fine c’hanno ragione loro, se la sono goduta e poi si sono bellamente dimenticati cos’e’ la rivoluzione, cos’e’ l’impegno. Cosa significa tenere le antenne dritte e allenare giornalmente il senso critico. Ma si nasce rompicoglioni ed io modestamente lo nacqui. Pero' se hanno ragione loro, quest’anno un po’ mi dispiace per loro, soprattutto per quelli delle superiori, che hanno occupato le scuole e la riforma e’ passata il 30 novembre, adesso come fanno ad arrivare alle vacanze di Natale.       

ma in pratica

Ma in pratica cos'è la Riforma Gelmini? Vengo a sapere quanti studenti vengono presi a mazzate,quanti salgono sul colosseo, quanti si slogano le caviglie correndo dietro al poliziotto, e allora mi viene la curiosità di sapere cos'è sta benedetta riforma.

 

Esiste un sito, un qualcosa?

 

No perché io mi ritengo una persona mediamente informata che su internet riesce a coprire gli eventuali buchi della sua ignoranza. Stamattina ho letto la biografia dell'essere umano più longevo del mondo, ho letto dei mammiferi giganti di milioni di anni fa, epperò della Riforma Gelmini trovo solo foto di fumogeni e manganelli. Certamente la Riforma Gelmini non può essere quello che leggo in siti apocrifi, ché se fosse quella allora non capisco perché protestare.

 

 

(video off topic ma forse neanche tanto)

PapaRatzi sarebbe un coltissimo personaggio

PapaRatzi sarebbe un coltissimo personaggio, però poi se ne esce con cose del tipo:

 

gli omosessuali vanno rispettati come persone che "non devono essere discriminate perché presentano quelle tendenze. E tuttavia il senso profondo della sessualità è un altro. Si potrebbe dire, volendosi esprimere in questi termini, che l'evoluzione ha generato la sessualità al fine della riproduzione (…) "non per questo l'omosessualità diviene moralmente giusta, bensì rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto".

 

Ste cose le senti raccontare pure in mezzo ad una strada. Chi te le racconta si sente pure intelligente quando afferma che l'omosessuale non è normale in quanto, per fare i bambini, serve un uomo E una donna.

 

Chi te la racconta è contentissimo e fiero, perché crede di aver trovato l'argomento definitivo, la spiegazione che fila, che non fa una piega.

 

Ma PapaRatzi, 'scoltami bene.

 

Gli omosessuali sarebbero contro natura e anormali se volessero fare i bambini – per capirci – mediante un rapporto anale. Se ci provassero in questo modo, allora sono d'accordo, sono assolutamente contro le leggi della natura. Ma non è così, PapaRatzi. Secondo te i preti omosessuali che si toccano fra di loro nei monasteri pensano a fare I bambini? No.

 

Tu dici: “l'evoluzione ha generato la sessualità al fine della riproduzione”. Giusto. Ma poi sai cosa è successo? Siediti che te lo dico: la sessualità ha sviluppato pure l'omosessualità. Solo che tu, PapaRatzi, in tutto questo non ci vedi un fine, e allora ne concludi che è contro natura.

 

Il fine esiste, solo che attualmente sfugge alla nostra comprensione. Ma guarda che è già successo eh: per esempio secoli fa i tuoi compari credevano che il Sole girasse attorno alla Terra – perché erano convinti di essere al centro dell'universo – poi hanno scoperto che non è vero. I tuoi compari credevano ad Adamo ed Eva – perché questo concordava con I loro schemi mentali – poi si è scoperto che invece le scimmie eccetera eccetera.

 

Tu PapaRatzi non devi usare le tue conoscenze limitatissime – peraltro mutuate dalla scienza non dalla religione – per dire cosa va bene e cosa No. Quella è la Natura: osservala e apprezzala per quella che è. Moriremo tutti senza sapere un sacco di cose, e i posteri a rileggere le nostre sciocchezze si pisceranno sotto dal ridere.

se vai a palermo non toccare le banane

Maroni litiga con Saviano sulla mafia, e il giorno dopo arrestano il famoso camorrista. Siccome il mondo e’ pieno di malpensanti sospettosi, qualcuno dira’ che lo hanno tirato fuori dal cilindro giusto ieri per fare Maroni 1 – Saviano 0.

 

Ma poi a me che me ne frega chi ha ragione tra Maroni e Saviano, voglio solo evitare di diventare malpensante e sospettoso pure io. E allora ci sara’ certamente un motivo che ha scatenato l’arresto del camorrista proprio quel giorno. Sospettavano che fosse in quella casa da sei o sette mesi, ma qualcosa ha fatto scattare l’arresto proprio ieri. Cosa? Leggi in giro e scopri che

 

L'operazione è entrata nella fase cruciale in seguito a una

intercettazione telefonica sull'utenza di una delle persone presso

cui il camorrista si era stabilito. Ieri sera è stata infatti intercettata

una telefonata in cui si avanzava all'interlocutore una richiesta

ritenuta insolita come quella dell'acquisto di un panettone.

Sarebbe stata tale circostanza a indurre negli investigatori

il fondato sospetto sulla presenza di Iovine nella abitazione di

via Cavour a Casal di Principe.     

forse perché

Forse perché avevo bevuto troppo vino bianco prima di vederlo, ma sto video del Corriere.it su Ruby ospitata in discoteca a Milano m'è parso un documento credibile e definitivo di un certo tipo di mondo. Di un certo tipo di mondo perso nella notte dei ricordi, che credevo di aver cancellato.

 

C'è lo scintillone animatore da discoteca che aizza la folla con frasi di circostanza – ma di circostanza discotecara, che è diverso. Ci sono quelli in fila per entrare che gli chiedono se conoscono Ruby e quelli non lo sanno (dove vivete, formiche che non siete altro? Dove? Chi siete? Vi fate mai delle domande?). C'è la musica. C'è quello che dicono dentro al microfono i personaggi della discoteca, e il tono con cui lo dicono che è uguale ovunque e comunque, sempre lascivo sull'ultima sillaba. Ci sono quelli che urlano Puttana, quelli che in camicia bianca urlano faccela vedere faccela toccare, quello che urla “Fino alle cinque del mattinoooo!”. In un certo senso, stupendo.

cose 11, undicidieci

Al lavoro mi infilo la camicia nei pantaloni ma poi mi distraggo leggendo la biografia di Pier Paolo Pasolini su internet. Gli articoli sui datori di lavoro che proibiscono Faccialibro ai dipendenti non mi riguardano. Fate pure. Per preoccuparmi dovreste togliermi le biografie di Wikipedia.

 

Il logo del partito di Fini pare quello di un detersivo per colorati. Ti aspetti di vederne una versione in grigio per i bianchi. E una gialla per la lana.

 

Il monologo di Benigni una noia, senti la battuta sull’altezza di Brunetta e pensi subito alla crisi di creativita’ luttazziana.

 

Ma poi non ho capito: B. dovrebbe dimettersi per la battuta sui gay? Ma non vigeva la democrazia? La democrazia significa che governa chi ha la maggioranza. E lui la pensa come la maggioranza, fa battute sui ricchioni come la maggioranza, dunque governa. Volete che a governare sia la minoranza? A dimettersi dovrebbero essere piuttosto gli elettori – cioe’ la maggioranza. Ci sarebbe da andare alla finestra di quello di fianco e sorprenderlo mentre si lava i denti e urlare, hey tu, dimettiti!     

certe storie

Certe storie sono talmente fantastiche che non serve farci battute sopra. Serve solo cancellare i nomi per evitare di essere assaliti dai pregiudizi. Se racconti quello che succede in termini crudi e puri, poi basta quello. 

 

Quindi.  

 

C’e’ un anziano calvo che invita a casa sua una cubista diciassettenne la quale ama farsi fotografare mezza nuda e mettere le foto su internet. Intervistato dai giornalisti, un altro anziano capelluto, molto amico del primo, dice che forse la conosce, questa diciassettenne. C’e’ da notare che l’anziano capelluto lavora come dipendente del primo, e sono molto amici. Per cui fanno cene tra anziani in cui pero’ puo’ capitare di incontrare anche qualche prostituta. O qualche diciassettenne. Insomma questo secondo anziano capelluto dice che la conosce. I giornalisti dicono: ma qui si parla anche di Bunga Bunga! Cosa vuol dire Bunga Bunga? E l’anziano capelluto, per difendere l’anziano calvo, dice: ma non pensate male! Si tratta di un bar a casa dell’anziano calvo che noi chiamiamo per scherzo “Bunga Bunga”. Un bar! Le informazioni in mano ai giornalisti pero’ smentiscono i fatti. Perche’ un altra diciassettenne di Napoli un anno prima aveva raccontato che Bunga Bunga stava a significare pratiche sodomitiche messe in atto da indigeni africani. Quindi l’anziano calvo, un anno prima, passava il tempo a raccontare barzellette sporche alle diciassettenni, utilizzando termini come Bunga Bunga, che a quanto pare gli erano stati insegnati da un famoso dittatore nordafricano. L’anziano calvo inoltre ha salvato la cubista diciassettenne dalla polizia spacciandola per figlia o nipote di un altro Primo Ministro africano. Ha mandato una sua amica a prelevarla dalla questura, una che faceva la show girl. L’anziano calvo si difende: non ho fatto niente di male, ho solo aiutato una persona che ne aveva bisogno.

 

due conti

Se è vero che il 55% dei maschi tradisce, e il 45% delle femmine tradisce, significa che 1) i maschi più delle femmine, ma anche che 2) ciascuna delle 45 femmine su 100 tradisce con 55/45 = 1,2 maschi. Il che, sommato a quell'1 che già c'hanno (altrimenti non tradirebbero) fa 2,2 maschi per femmina che tradisce. Anzi No, mi sono sbagliato nella statistica, ché ci sono le possibilità che tradiscano con i singoli. Vabé, è il bello della diretta.

e quindi?

La Apple mette sul mercato un portatile uguale al portatile che aveva messo sul mercato giusto l’anno prima – però più piccolo – e questa è una notizia da prima pagina per un giorno intero.


Sul corriere.it addirittura nella categorie Scienze.

flash

Eccomi in Salento per due giorni. Il sole sbatte e non permette di leggere lo schermo del bancomat.

Irriducibili fanno il bagno al mare.

Sono a venti minuti da Avetrana, accendo la televisione e vedo parenti che ancora si fanno intervistare.  Inveisco contro la televisione. Smetto di inveire, mangio pasta al forno.

i gesti di certa gente

I gesti di certa gente vanno tradotti.

Prendi la foto con le tette di fuori di marinaberlusconi su Chi. Questa praticamente l’hanno fotografata nuda e pubblicata su di un giornale, un giornale che pero’ e’ suo. Un giornale dove decide lei cosa pubblicarci e cosa invece No.

E quindi – se la vedi da questa prospettiva – e’ come se avesse deciso lei di farsi pubblicare nuda. Cioe’ ha proprio deciso: il direttore le ha fatto vedere la fotografia di lei nuda, abbiamo questa ti piace? lei ha detto benissimo pubblicala, mi piace.

Dice: ma e’ pieno di femmine con le tette di fuori. Si’, ma A) spesso le foto sono rubate e non possono opporsi alla pubblicazione e B) nel caso dei calendari, servono a diventare famosi e fare qualche soldo. Questa ha appena messo da parte tipo 8 milioni giusto l’altro giorno, i soldi e la popolarita’ non le servono. Voleva proprio che la vedessero con le tette di fuori. In piccolo, sarebbe come se io mi fotografassi il culo e pubblicassi la foto qui sul blogghe e poi, a scanso di equivoci, ci scrivessi sotto: questo culo sappiate che e’ mio, mio di nomecognome, vi piace?

pozzanghere 2010

L’anno scorso si era parlato dei vips che quando vanno nei luoghi di mare, invece di andare al mare, se ne stanno in piscina.

Quest’anno si propone una carrellata di immagini che mostrano perché i vips poi se ne stanno in piscina. Il motivo è che spesso scelgono luoghi dove il mare ha il colore delle pozzanghere – epperò  comunque ci sono i fotografi.