Un anno di Olanda. Comunque vadano le cose in futuro, qui ci siamo fatti un anno di Olanda. Non ho moltissimi anni, e quindi un anno è tanto.
Non disfo le valigie da un anno. Ho fatto quattro traslochi in un anno. Ormai trasloco così spesso che non ne parlo nemmeno sul blogghe. Mi porto appresso sempre un paio di mutande che non si sa mai. Le mutande, l’ombrello, un cavo Usb e chiavi di case diverse. Non uso piú il telefono cellulare. Arrivati a fine 2008, il cellulare lo dimentico a casa per giorni consecutivi.
Nella mia nuova camera ho un telecomando per la televisione con l’adesivo di Leonardo di Caprio. Non guardo la televisione. Una settimana che ho cambiato casa, e ancora non ho acceso la televisione. Non guardo la tv. Non messaggio (dal verbo messaggiare) col telefono, non faccio uso di Facebook e in genere mi astengo dal chatta chatta dei tempi moderni. Non è una costrizione, il tempo mi passa così e forse il punto è che non sono figlio di questo tempo.
Poi come ho detto, ognuno fa quello che vuole. Il mio coinquilino è quasi mio coetaneo, e trascorre le giornate a lanciare bombe in un videogioco di guerra. Fino a tarda notte. Se ad un figlio del nostro tempo ci togli i videogiochi, e Facebook, e il chatta chatta, e il telefono cellulare, e la televisione, nessuno può dirti che il risultato sia un figlio del nostro tempo migliore, forse piú stupido perchè si astiene da tutto sto divertissement che c’è in giro, e quindi resta lucidissimo. Pi vedi le cose del tuo Paese da lontano, le vedi meglio, le capisci meglio. Unisci i puntini e ti compare la figura.
Ecco cosa sono dopo questo anno, sono lucidissimo.