E quindi non dormo abbastanza. Gia’ so di avere le occhiaie prima di tirarmi su dal letto. Dietro la porta il nuovo coinquilino tedesco dice: qui invece ci vive un ragazzo italiano. E poi una voce femminile che ride. Dev’essere la nuova coinquilina indonesiana. Io gli indonesiani onestamente non ce la faccio piu’. La puzza di cucina indonesiana pensavo di avere chiuso, e invece No.
Eppoi almeno in italiano dici indonesiano, che suona bene, in inglese invece dici indoníscia, aggettivo indoniscian, che non suona tanto elegante. Cerco casa. Mi chiamano per una casa. Ti piace la camera? mi chiede sto bovino barbaro. Mi piace. Anche senza pavimento? (non c’é il pavimento) senza intonaco, senza frigorifero e lavatrice e piano cucina (che non ci sono, li devi comprare a parte e metterli vicino al letto). Sí sí mi va benissimo, dico io. Dividerai il water – solo il water, eh! – con quello che vive di la’. Comunque é per poco, perché poi lo mandano via. Anzi, adesso é pure in galera. Ma va’? Vuoi la sua camera? Te la faccio vedere, li’ pero’ c’é il pavimento.
La porta é chiusa. Il bovino – é una bovina – infila una mano nella finestra, dal balcone, e sposta la tenda. Un tugurio, ma enorme, e col pavimento. Col pavimento! Ci mettiamo a discutere: secondo te lo portano via, il pavimento, prima di lasciare la camera? Va be’, dico mi piace di piu’ quella di prima, Sí Sí tranquilla – bovina! – mi piace tantissimo. Poi invece quando torno a casa parcheggio la macchina, affloscio la testa fuori dal finestrino, ci penso due minuti e infine le mando un sms dicendo che mi dispiace, ma forse é meglio di No. Oh, fa lei – eri la mia prima scelta. In quel momento, dall’altra parte della strada, una ragazza si affaccia a intervalli regolari dalla finestra e chiama qualcuno, non capisco chi, ma dal tipo di nome dev’essere – lo spero per lui – al limite un gatto.
Rafele,sempre ramingo?
Certo che hai una gran pazienza ,tu…
davvero enorme questa pazienza.
non ho capito perchè no alla fine…per il pavimento? o la bovina?
No, è che mi viene in mente la canzoncina, quella “era una casa molto bovina, senza soffitto, senza cucina…”