«Stai perdendo l’introspezione» dice una voce dentro di me. Ma com’è mai possibile – rispondo alla voce – se proprio tu mi parli da dentro? Sono una voce da dentro, dice la voce, sono quindi una intro-voce, e posso benissimo esistere senza confutare il fatto che tu stia perdendo l’introspezione. Significa che non mi guardo dentro? Potrebbe essere così – dice la voce – forse lo fai ma poi non lo descrivi, forse dovresti ricominciare, non credi? Ma io non mi annoio affatto, sai? Come diceva il padre di Natalia Ginzburg, ricordi? «Voi non avete una vita interiore, ecco perchè vi annoiate!» diceva. Io ci credo, e quindi, se non mi annoio, evidentemente è anche grazie alla mia vita interiore, no? Lasciamo perdere – dice la mia voce interiore – non mi va di polemizzare con te.
Sul divano vorrei chiudere gli occhi e dormire, ma la Meisje mi mette un dito sul naso, poi me lo schiaccia e lo solleva fino a farlo diventare il muso di un porco. Poi mi guarda.
«Fossi stato così non ti avrei voluto. » dice lei.
« E ci credo.» dico io.
Poi si schiaccia il naso da sola, fino a diventare anche lei una porcella, e dice:
« Fossi stata io così, mi avresti voluta.»
«Mmmh, penso di No.»
« Lo vedi quant’è semplice? Lo vedi quanto basta poco?»
se vi interessa l’argomento nasale, c’e’ un film ‘penelope’, non l’ho visto, ma da quello che ne so e’ molto in tema…
questa meisje è così intelligente che mi fa paura
è vero, un osso storto nel setto nasale può segnarti la vita.
inquietante.
volersi è così semplice che potrebe essere vero anche il contrario