M’ha preso sta mania della casa nuova, pur non avendo davvero bisogno della casa nuova.
E cercando case nuove – e non avendo fretta, e permettendomi di essere addirittura choosy – scopro cose di me stesso, delle mie pretese estetiche, che ignoravo. Mi accorgo che pretendo porte e infissi bianchi. Mi accorgo che sopporterei solo determinati colori di parquet, e che non sopporterei di non camminare sul legno, nonostante le mie origini mediterroniche dove la fredda mattonella di ceramica regna incontrastata da sempre.
E poi – seppure tutte queste cose fossero rispettate -se anche la bellezza interiore fosse accettabile, deve essere accettabile pure la bellezza esteriore (oddio: e’ una metafora?) e quindi, se uscendo di casa non dovessi vedere neanche un albero, quella non potrebbe essere la mia casa.
Averci un blog significa pure tenere il polso delle proprie evoluzioni – cose non possibili per i twittaroli e facebookkini. Per esempio scrivendo queste righe mi viene in mente questo pezzo del 2006.
qui sotto: una opzione depennata perché in una strada che mi metteva tristezza.
preferisco abitare in una zona/via che mi piace, ma in una casa che non mi convince del tutto, piuttosto che in una casa bellissima in una zona che non mi piace.
e mi sa che questo sara’ il criterio
Ti sbagli mio caro, anche su fb hai una linea del tempo tutta da ri- scoprire e inoltre il sistema ti ripropone random, alcune “note” che non ricorderai assolutamente di aver scritto. 🙂