uno dei problemi

Uno dei problemi principali di Brussélle – devo ancora decidere se considerarlo il numero uno, due o tre – è la gente che poi se ne va. In due anni posso già contare un certo numero di persone con cui ho scambiato parole birre messaggi attenzioni battute e che adesso, ecco, non sono più qui, sono andati altrove. Il problema della gente che poi se ne va è comune a tutte le capitali, ed è comune a tutti quelli che vivono da dislocati come il sottoscritto, perché a vivere da dislocati si finisce per avere a che fare con altri dislocati. E questi dislocati hanno la tendenza a considerare tutto il mondo come un potenziale mercato del lavoro – e se non proprio tutto il mondo, perlomeno l’Europa. E l’Europa è grande.

Vivere da dislocati in una capitale, dunque, peggiora il problema. In questo tritacarne sociale, si finisce per diventare scaltri. E dunque se pure uno ancora non se ne è andato – ma ti fa capire dalle parole o dai gesti che potrebbe essere uno di quelli che poi se ne va – nella tua testa in pochi minuti lo trasformi in un fantasma. Ci parli, ma già lo vedi sparire, tipo Patrick Swayze in Ghost.

5 pensieri su “uno dei problemi

  1. condivido in pieno! anzi, a me pare che arrivi a un punto in cui, già dall’inizio, quando conosci qualcuno, inizi sotto sotto a vaccinarti dal probabile distacco. e via, sulla strada maestra per la superficialità…

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