normale sarai tu

A Verona un ragazzo è stato preso a calci sulla nuca per aver rifiutato di offrire una sigaretta. Adesso è in coma. Non si conoscono ancora i responsabili – certamente prima o poi verranno fuori – ma il giorno che li troveranno si metteranno a discutere su come punirli, quanti anni e quante attenuanti e quante aggravanti.    

A me non importa nulla se quando li acchiappano decidono di dare tre oppure quindici anni. Un anno oppure cento. Non me ne frega niente. Questo è un dettaglio irrilevante. Il punto è: quelli erano in gruppo e hanno ridotto in coma un ragazzo solo per una sigaretta. Nessuno di loro si è pentito e si è presentato alla polizia. La polizia dichiara che gli aggressori erano ragazzi «normali, cioé senza simboli che possano richiamare gruppi estremistici». Allora sapete cosa? Normali una cippa.     

Vi pare sempre tanto scontato puntare il dito verso il fascista con la testa rasata, che picchia perchè è un fascista, o contro l’autonomo dei centri sociali che distrugge perchè viene dai centri sociali, o contro il rumeno che ruba perchè cosa vuoi che faccia, tanto è un rumeno. Se invece adesso sono dei «ragazzi normali» a fracassare il cranio ai passanti, allora io voglio che si faccia anche per loro una bella analisi approfondita. Li dovete prendere – e tanto prima o poi li prendete – ma poi quando li trovate voglio sapere tutto. Tutto, capito? Che tipo di musica ascoltano? Come vestono? Vestono «normali»? In che senso «normali»? Vestono firmato oppure No? Indossano occhiali da sole griffati? Datemi il nome. Scrivetelo dove tutti possano leggerlo. E che musica ascoltano? Perquisite le loro camere da letto: leggono libri? Sì oppure No? Io voglio sapere tutto. Come andavano a scuola? Che aspetto hanno le loro fidanzate? Quelle presenti e quelle attuali: ditemi tutto. Vanno in giro coi tacchi? Senza tacchi? Con le meches ai capelli? Senza? Truccate o al naturale?      

Io voglio che si dia una forma dettagliata a questa «normalità» che riesce a fracassare un cranio.          

Come trascorrono le serate? Vanno in giro a fare cosa? Esattamente cosa? La sera se ne vanno a teatro, a passeggiare per le vie del centro, vanno in discoteca: dove vanno? E che livello di istruzione hanno? Dobbiamo prendere appunti, dobbiamo scrivere tutto. Cosa guardano in televisione? Quali sono i film che apprezzano? Votano alle elezioni? E chi votano? Scriviamo tutto, registriamo tutto, porca miseria.          

Che tanto lo sappiamo bene come agiscono questi personaggi, ogni cosa la fanno in branco. E allora succede che le cose che piacciono ad uno, piacciono per forza a tutti. Allora io voglio sapere quali sono queste cose, e dovete andare in giro a pubblicizzarle, tutti devono sapere che tipo di gente è, quella che si veste in un certo modo, che frequenta certi posti, e che vota certi personaggi, che voi chiamate «normali». Comprano le suonerie per il cellulare oppure No?

12 pensieri su “normale sarai tu

  1. All’interno del capitolo 8 de “L’ospite inquietante – il nichilismo e i giovani” di Umberto Galimberti c’é un’interessante intervista che mi ricorda questo bisogno di sapere.
    Non prometto una risposta cosí dettagliata ma se ti passa fra le mani dimmi che ne pensi.

  2. anche se partorite con dolore le parole sono sacrosante aggiungo : i genitori presenti o assenti anche se 20enni bisogna chiedere che fanno i figli e non solo se il materiale strano è nella stanza non sorge un piccolo sospetto ??? è la madre del giovane la vittima del grande dolore se perderà questo figlio in quel modo credetemi oggi la società è da riformatorio ( mamma mi diceva che il riformatorio era una cosa ripugnante ) vi saluto ed auguro un miracolo dobbiamo avere fede !!

  3. la mia inquietante impressione è che il livello di aggressività (leggi anche ignoranza, animalità etc) si sia impennato proprio fra i ‘normali’.
    Rs. l’amico cui ritirano il motorino per eccesso di velocità e il padre che va dai vigili a minacciare a destra e manca. A me i miei genitori avrebbero detto ‘ben ti sta, te lo sei meritato’. Ma, evidentemente, erano altri tempi.

  4. complimenti:hai centrato il problema, cosa intendiamo per “normalità”? E’ “normale” che la famiglia di Dalle Donne, il primo dei picchiatori a costituirsi, si sia rivolta (per la difesa del figliol prodigo) ad un legale ben conosciuto in città per le sua ideologie di estrema destra? E’ “normale” che questa mia amata città sia assurta alle cronache delle ultime settimane per le graduatorie agli asili (che discriminano le famiglie di fatto o le ragazze madri), nonchè per un rumeno che ha ucciso a martellate un veronese che lo assillava (e probabilmente ricattava) ad avere rapporti omnosessuali ? C’è qualcosa di anomalo in questa “normalità” probabilmente in questa anomalia c’è la spiegazione di questi eventi terrificanti.

  5. Complimenti tigerente.
    Mi pare sia molto utile ai fini di una discussione costruttiva e di un’analisi della situazione pubblicare indirizzo e numero di telefono della famiglia di uno dei giovani coinvolti. Il codice fiscale no? E l’estratto conto della banca? No, meglio, la dichiarazione dei redditi.
    Organizza anche un bel meeting di protesta di fronte a casa loro, visto che ci sei. Così risolviamo la situazione. Che si sa, occhio per occhio, dente per dente.
    Di etica hai mai sentito parlare? Forse l’hai lasciata da parte, per un momento.
    Che poi, tu, di quella famiglia cosa sai, a parte i dati scaricati da paginebianche.it?

    annalisa

  6. La sigaretta è una scusa…li avevano puntati li volevano pestare.
    Non diciamo per favore ste cazzate del “lo hanno ucciso per una sigaretta”

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