ragazzi di altre latitudini

Tra un paio di giorni si lascia questa casetta e si va nella nuova – poco distante da qui – dove ho pronta una camera di diciotto metri quadrati per i prossimi sei mesi, un water ed una doccia da condividere con una tipa che ancora non so chi sia, più un totale di sette (uno,due,tre,quattro,cinque,sei,sette) coinquilini. Ma non si vuole parlare della casetta nuova, e non si vuole parlare nemmeno della casetta vecchia: si vuole parlare invece del ragazzo che mi offre la sua camera per i prossimi mesi.  

B. è un olandese alto e biondo. Lascia la sua camera per un Erasmus in Spagna. Potrebbe benissimo fare il modello, coi suoi muscoletti e la sua presenza di giovine alto e biondo. E invece studia biologia all’università. La prima volta che ci siamo incontrati ho pensato, che ragazzo gentile, sto ragazzo qua. Proprio gentile. Eccolo che mi spiega dove firmare, eccolo che mi spiega cosa significa quella frase sul contratto, mi spiega che mi pulirà tutta la camera prima di andare via, che se ci sono problemi basterà scrivere una mail e lui mi risponderà. E davvero ogni volta che hai un dubbio glielo scrivi, e quello ti risponde con lunghe mail dettagliate e addirittura ironiche, e quindi tra le qualità ci devi mettere alto, biondo, muscoloso e pure ironico. Ti chiedi: sarà mica gay? Capisci che non è gay. Poi firmi il contratto, e tra i suoi libri scovi tante guide sul Sudamerica e la Spagna. Poi leggi ad alta voce qualche titolo di romanzo, e quello subito ti parla della trama del romanzo, di questo e di quello, e del contesto storico eccetera eccetera. Non fa la figura del precisino, falsifica pure la firma del padre e poi appena fuori dalla porta c’ha un paio di calzini vecchi in simbiosi con una palla di polvere. Hai bisogno di un certificato e quello te lo procura subito, scusandosi del ritardo. Ti chiede di andare a prendere il certificato al suo posto di lavoro. Perchè non solo studia, sto ragazzo, ma lavora anche. In un negozio di cremine cosmetiche nel centro della città. Allora pensi: sarà gay? Non è gay. Però arrivi lì che sta consigliando una vecchina grigia sulla prossima cremina da acquistare. E’ alto e biondo, muscoloso ma non appariscente, gentile ma non precisino, gentile ma anche cazzone quanto basta, cazzone ma apprezza anche la letteratura, pulito ma con una certa percentuale di backstreetboys nello stile, studente ma lavoratore, nordico ma interessato alla cultura mediterranea e sudamericana.    

E’ quel tipo di crossover umano che ti capitato rarissime volte di incontrare nella tua vita. Quel tipo di personaggi che non li puoi infilare in una sola casella, che una sola casella non ti basta. Quel tipo di mescolanza a cui tu in un certo senso ti ispiri, a cui vorresti arrivare, sebbene poi a te non riesce altrettanto bene, oppure riesce in un modo più sghembo: forse perchè non ne sei altrettanto capace, o forse per quella parte di albertosordi impacciato e sconclusionato che vive dentro di te.

19 pensieri su “ragazzi di altre latitudini

  1. è quel “e pure ironico” che ti ha fatto sorgere il dubbio? se sì, grazie.

    cmq i gays non sono sempre uno spreco (in merito a ladyR’s comment). dipende da che lato si guarda la faccenda. che è lo stesso lato dove si sta, poi. 🙂

  2. oh accidenti. mi hai commosso con sto post. a parte che è uguale al mio olandese preferito. però. però insomma. non so..ma non gli manca proprio niente? ma siete sicuri?
    sandra

  3. ma di preciso preciso, in quale parte della spagna va? no, sai ci faccio un pensierino, mi travesto da una che vuole sub-affittare la sua casa e lo raggiungo. (che poi pure a me i biondi non mi sconfiferano, che potere rafè!)

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