La iena Sortino azzittita dal figlio di Mastella. Il tono della voce di sto ragazzo che non lo vuoi difendere – figuriamoci – ma a sentire sto tono di voce e il silenzio attonito attorno a lui capisci che forse non c’è più una direzione, una faccia, verso cui puntare il dito. Paura.
paura sì…
però se non conserviamo una direzione, una faccia, verso cui puntare il dito, siam messi male, io cerco di conservarla, quella direzione (sempre nella speranza che il mio dito abbia il diritto di puntare da qualche parte, naturalmente)
sai? il problema è che non si sa più di chi fidarsi, e chi ascoltare.
che non si sa mai abbastanza, e che ovunque ti giri scopri qualcosa che non sospettavi, o che sospettavi, ma preferivi non dare conferma ai tuoi sospetti.
e poi, ti rendi conto che non si può mai puntare un unico dito, e che le travi negli occhi di chi giudica sono spesso belle grandi. ahimè.
sandra