Per scrivere di più e in modo più incisivo, avrei bisogno soprattutto di qualche insoddisfazione o dolore, che al momento non ho. Eh, quanto ispirano le insoddisfazioni e i dolori. Oppure al contrario di gioie insopportabili, che al momento – se pure arrivassero – schiverei con cura. E’ questa dunque la saggezza? Essere capace di restare impassibile agli eventi ma più o meno soddisfatto? Come una linea continua orizzontale? Come un semaforo inceppato sull’arancione?

4 pensieri su “

Scrivi una risposta a Entina Cancella risposta