Dovrebbe essere evidente ma purtroppo non lo è, che se una larghissima maggioranza di rappresentanti (e quindi di rappresentati) vuole che si faccia sta benedetta TAV, che se nonostante l’eco mediatico enorme che circonda i manifestanti questa maggioranza resta comunque maggioranza – anzi, si solidifica – allora se tu sali sul traliccio per impedire i lavori rappresentando te stesso e la minoranza che ti circonda, quindi se tu minoranza rumorosa con un’azione di forza vuoi imporre il tuo modo di agire ad una maggioranza silenziosa, allora il gesto di salire per venirti a prendere dal traliccio è una battaglia civile (secondo l’etimologia della parola civiltà) oltre ovviamente ad essere pure una battaglia democratica (secondo l’etimologia della parola democrazia). E te lo dico io che mi sento quasi sempre minoranza.
Ma stiamo parlando di gente seria?
Perché se fossero gente seria, sai cosa dovrebbero fare? Dovrebbero andare a pescare il manifestante del video qui sotto, quello che ripete “pecorelle” ai carabinieri, che li percula per il magro stipendio, che gli dice “stronzi”, il tutto a favore di telecamere, sapendo di essere ripreso, continuando a perculare nonostante la consapevolezza di essere ripreso.
Se fossero persone serie, andrebbero a pescare questo ragazzo, inseguendolo con il sangue agli occhi per la figura di merda che ha fatto fare a tutto il movimento sui media nazionali. E lo coricherebbero di mazzate – se fossero persone serie – per evitare che faccia altri danni maggiori. Sarebbe violenza efficace e finalizzata ad uno scopo preciso. E poi affiggerebbero la sua foto all’entrata di tutti centri dove si riuniscono i manifestanti per impedirgli di entrare, in quanto persona non gradita, in quanto inutilità fatta barba, in quanto danneggiatore del movimento.
Ma invece.
(video)
il video però non si vede…help!
adesso si dovrebbe
non è mica vero che i rappresentati vogliono tutto ciò che vogliono i rappresentanti. han fatto dei sondaggi in italia e il 70% della popolazione è contraria alla tav in val di susa.
Credo sia la prima volta che non sono d’accordo con te (sulla prima parte del discorso). Lavoro in una struttura parapubblica e so per certo che un’opera come la TAV è fortemente voluta per opportunità politica e non per necessità. Nei salotti decisionali si discute d’altro, te lo posso assicurare, e la “maggioranza” silenziosa delle persone nemmeno si informa a sufficienza per capire che cosa comporta ambientalmente e socialmente parlando la realizzazione di un’opera di quelle dimensioni, o per comprendere semplicemente di che cosa si sta parlando. Perchè se lo capisse, o se si trattasse di “their own backyard”.. beh, allora la penserebbero diversamente. Per il resto invece sono assolutamente d’accordo.
No. La democrazia non è dittatura della maggioranza. I rappresentati sono eletti dai rappresentati, ma ciò non dà loro il diritto di tapparsi le orecchie e infischiarsene di ciò che i rappresentati vogliono nei 5 anni successivi alla loro elezione.