le mie cose quasi tutte impacchettate

Le mie cose sono quasi tutte impacchettate. Però poi mi chiamano dal Nebraska mentre dormo. Mi sveglio e prendo il telefono. È la signora che si occuperà di gestire il mio trasloco. Mi dice che subito dopo di lei mi chiamerà un traslocatore barbaro, contattato da lei nel Nebraska. Io mi sollevo su dal letto e osservo le mie quattro scatole piene di cose di pochissimo valore – non fosse per i libri. Il traslocatore mi dice che non devo impacchettare nulla, impacchettano tutto lui e la sua banda. Ah Sì? Ma pensa, dico alle mie scatole: non valete niente e c'è gente che si preoccupa per voi in due continenti del mondo.

 

E quindi domani mattina dovrebbe cominciare la mia quarta vita a Brussèlle.

 

Però intanto oggi pomeriggio faccio ancora in tempo a presentarmi in un edificio storico del centro di questa città barbara, sede storica dell'università barbara, e farmi laureare un'altra volta. 

5 pensieri su “le mie cose quasi tutte impacchettate

  1. anche io una volta ho impacchettato tutte le mie cose e vedere me stessa racchiusa in quelle poche scatole è stato bruttissimo. non lo faro' mai più, credo. La mia vita successiva l'ho iniziata partendo solo con una valigia. Avevo bisogno di leggerezza.

  2. nel mio ritorno dall'Irlanda invece avevo accumulato un sacco di roba, ho trasformato casa mia in una specie di mercatino vivente e fatto fuori quasi tutto. (saggiamente avevo previsto la grossa austerity nel ritorno in questo gran Paese  molto meritocratico).

    non sapevo ti fossi ri-laureato,

    allora auguri bis, a ri – dottò!

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