geniacci che non siete altro

Ma certo! Se il numero dei maturati con cento e lode é il doppio in Puglia rispetto alla Lombardia, e se in generale al Sud sono molti di piu’ che al Nord é perché noi giú c’abbiamo certe capocce che non avete idea. Certo! Ma scherzate? Ma scusa, noi siamo attaccati alle tradizioni come cozze allo scoglio, no? E se siamo vagamente rammolliti, vagamente mammoni, vagamenti mafiosetti come cultura, allora sta cazzo di cultura dobbiamo instillarla sin da subito nei nostri giuovani. Quanto siete bravi, dobbiamo dirgli a sti bambini che ci cresciamo in casa. Bravi, siete. Mangia le polpette, bravo che sei. E se le mamme fanno pressione psicologica sugli insegnanti per averci il 100 e lode, é giusto che gli insegnanti cedano a queste pressioni, altrimenti come facciamo a insegnare la vera vita a sti maturandi? Se esistono differenze sociali fra gli studenti, é giusto che gli insegnanti ne tengano conto, penalizzando sistematicamente i poveracci e favorendo simpaticamente il figlio del sindaco. Ma scherzate? Li’ fuori c’ é tutto un mondo di favori e minacce velate e simpatica corruzione chiamata amicizia, ed é giusto che ci si prepari adeguatamente. Mica si puó diventare improvvisamente inseriti nella cultura predominante. Bisogna entrarci passo dopo passo. Meglio cominciare da giovani.    

3 pensieri su “geniacci che non siete altro

  1. per me grande lezione di vita sono stati i pomeriggi in cortile: alle due subito giù dagli altri,,, assolutamente non si manca. Guardieladri, strgacomandacolori, cel’hai, va bene tutto, tanto i meccanismi son quelli…e mo’ i cortili dove sono? Qui, nella brianza son spariti, anzi, sostituiti dai recintatissimi “giardinetti”, e attenzione, quelli per i diquidalvialone, chic pure con sabbietta per i bisogni dei barboncini in vestitino rosa, e quellidiladalvialone con l’altalena storta e il bar che vende i gelati tarocchi che sono sciolti e ricongelati in forme strane.

  2. dall’articolo: “«Mi piacerebbe sostenere che gli studenti pugliesi siano i migliori di Italia — afferma la direttrice dell’ufficio scola­stico della Puglia, Lucrezia Stellacci — e in effetti i nostri ragazzi riescono a ottenere ri­sultati eccellenti grazie alle lo­ro straordinarie doti. Tuttavia, avendo lavorato anche in altre regioni, non posso nasconde­re che certi risultati non sono dovuti solo alla bravura dei di­scenti, ma anche ai diversi me­tri di valutazione». Secondo il dirigente scolastico manca una disciplina unica: «I docen­ti sono costretti a regolarsi cia­scuno a modo suo, e del resto difficilmente potrebbe essere altrimenti dal momento che non è stato ancora approvato il regolamento per l’attribuzio­ne dei voti di maturità».”

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