E mi ripeto. Insistono ancora e ancora col “tifoso”. Lo scrivono tutti. Ma fatemi capire: stava tifando, quando lo hanno ucciso? No. Faceva a botte con altri ragazzi sul ciglio di un autostrada. Scappava via da una rissa. É tifo, questo? Non é tifo. Ma allora perché insistere col “tifoso”? Andava alla partita. E cosa c’ entra?
Perché i morti semplici non ci piacciono. Non fanno rumore.Ci piacciono invece i morti martiri che poi c’é tutto un gruppo dietro che si incazza si autofomenta e a distanza di anni fa le cerimonie e grida ve la faremo pagare. Dovessero un giorno – speriamo di no – uccidermi in autostrada, vorrei che i giornali parlassero di me come mangiatore di biscotti al cioccolato e rosicchiatore compulsivo di unghie. Come gesto di pace, proprio.
la gente ha bisogno di appartenenze. i tifosi più di tanti altri
Di questa storia, mi ha sempre sconvolta il fatto che dormisse in macchina, quando l’hanno ammazzato. Mi terrorizza molto più del fatto che stesse andando alla partita.
veramente era sì un tifoso. Ma era in macchina a dormire. Come s’è detto per tutto il processo.
E post del genere, scritti senza sapere le cose fanno un po’ tristezza.
junkiepop:
si ma oltre a tifoso era dj, era studente, era romano, era tante altre cose.
sì ma non “Faceva a botte con altri ragazzi sul ciglio di un autostrada. Scappava via da una rissa. É tifo, questo? Non é tifo.”
e quello di cui non ti rendi conto, scrivendo quello che hai scritto è che è morto uno sdraiato nel sedile posteriore di una macchina, che stava dormendo. Che sì era un tifoso e che sì stava andando ad una partita ma che è stato ammazzato mentre dormiva.
E ringrazia Dio, che ci siano tifosi ad incazzarsi per una sentenza del genere, ringrazia Dio, perchè almeno se ne è parlato su tutti i giornali e su tutte le tv.
Ragazzi, tranquilli. Se il senso delle parole non arriva, non arriva. Era il titolare di un negozio di abbigliamente e dj e altre cose. I giornalisti hanno preferito insistere sul fatto che fosse un tifoso. Io parlo della forzatura di questa etichetta, che come conseguenza ha creato scontri questa notte. Se fai un assalto ad un pulman di juventini in autostrada, non sei un tifoso, sei uno che fa un assalto ad un pulman di juventini. Tifare è altro, direi.
La ricostruzione dell’accaduto dice che andavano via dopo l’assalto ad un pulman.
http://www.corriereromano.it/news/5929/Sentenza-omicidio-Gabriele-Sandri.html
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tifosi-morto/tifosi-morto/tifosi-morto.html
quanto al resto, anche io trovo questa sentenza scandalosa. Ma non è questo il punto, almeno non in quello che ho scritto – e che pure avevo scritto più di un anno fa.
bel post
ho appena intravvisto su repubblica che a firenze una ragazza in motorino è stata investita e uccisa dai vigili.
i genitori accusano “il lampeggiante non era acceso”.
ora, magari i genitori erano davvero due metri dietro la figlia in motorino, per carità, altrimenti, come farebbero a sapere del lampeggiante spento?
e magari pare che col dj laziale (immagino abbia fatto anche volontariato ecc) non c’entri una mazza, invece c’entra, c’entra.
dormiva in macchina?
fuori gli scontri e lui dormiva in macchina?
non si era detto che avevano appena finito di menarsi all’autogrill?gli è presa la botta di sonno subito dopo?comunque posto che ovviamente il poliziotto ha sbagliato ed ha agito di merda, non stiamo parlando di un martire. Per carità, se è un martire anche il carlo giuliani con la faccia coperta e l’estintore in mano, inutile fare discorsi.
Nessun amico o membro della famiglia di Gabriele ha mai parlato di lui come di un martire.
La parola “martire” o “eroe” viene solo pronunciata o scritta da coloro che appoggiano con i “sì, però” o anche solo indirettamente una sentenza assolutamente vergognosa.
Gabriele aveva 26 anni ed è stato assassinato. Ecco, “assassinato” è la parola che bisognerebbe utilizzare di più.
Assassinato da un uomo che l’ha fatta franca.
Serena
serena:
e infatti nessuno mette in dubbio questo,nessuno rifiuta la definizione di assassinio, da queste parti.
e chi ha detto che parlavo di te?
veramente mi riferivo al n.11 che parla, lui, di martiri.
Diciamo che pure io ho trovato “strano” il risultato della sentenza. Però è anche vero che non conosco gli atti e chè è improbabile che il poliziotto “volesse” uccidere. E’ possibile che sia una di quelle annose situazioni in cui si ha il dubbio sul “dolo eventuale” o la “colpa grave”. E se il tizio dice di aver sparato il colpo per sbaglio allora si tenderà alla colpa grave. Boh. Non è facile soprattutto per un profano capirci qualcosa. Per il resto forse si pecca di troppo garantismo. Non so. Certo questo tizio voglio vedere se lo re integrano nelle forze armate.
D’accordo con te sul concetto che esprimi e che forse in molti non hanno percepito.
Rimane il fatto che non condivido il fatto che un assassino, solo perchè poliziotto di mestiere, debba essere trattato con i guanti bianchi.E mi tornano in mente i fatti della di Genova che è meglio non parlarne.
PENSIERILAIT