Perdere il sonno per troppe notti consecutive non mi fa bene. Poi succede di tirarmi su dal letto dopo l’ennesima notte, e non ho nemmeno la forza per muovere le dita. Eppure sto scrivendo, no? Dunque sono vivo. Eppoi, vivere in una micromansarda incastonata fra le tegole del tetto di una casa barbara – dove parte delle tegole sono state sostituite dal vetro delle finestre – significa che quando piove di notte è come se ti stesse piovendo direttamente sul cranio. Ieri tornando a casa ho visto un cowboy – giuro – seduto in salotto assieme alla padrona di casa, che bevevano un the. Poi ho aperto la porta e invece c’era un filippino mai visto fino a quel momento, che si infilava le scarpe in corridoio. Era il fidanzato filippino di una filippina che avevo visto due volte. Una che le docce la notte se le fa tra l’una e le due, di solito le notti che non piove, così ho una uniformità continuativa di insonnia assicurata.