Dicono che la foto della donna con il dito medio alzato di fronte ad Ahmadinejad sia da considerarsi un simbolo. Questa foto sarebbe un simbolo anche se tutti sanno che si tratta di un fotomontaggio. Per quanto ne sappiamo – essendo un fotomontaggio – quella donna potrebbe essere anche una sostenitrice accanita del presidente iraniano. Potrebbe essere anche sua sorella, per quanto ne sappiamo, scesa in piazza per applaudirlo, altro che protesta. Ma che ce ne frega dei dettagli, noi vogliamo solo i simboli. Che a noi non ci servono i dettagli, a noi ci interessano i simboli, che poi ci dobbiamo stampare i poster e pubblicare i libri. Serve per fare confronti che non c’entrano nulla con piazza Tienanmen. Quello intanto é un fotomontaggio, e questa é l’informazione di oggi. Dicono che la foto é un simbolo? Mah, forse hanno pure ragione. É un fake, simbolo di questo eccitarsi immotivato del mondo di internet. Che si eccita e si affloscia come cani pavloviani dalle ghiandole salivari ipertrofiche. Questo mondo di polistirolo di gruppi di FB che raggiungono le totmila adesioni e poi alla fine non concludono nulla, della vacuità dei siti di controinformazione e dell’associazionismo virtuale armato di keybords.
raf, la protesta ha bisogno di simboli. fa sentire più uniti. chi se ne frega se è un fotomontaggio, poteva anche essere un disegno astratto
Lise:
ma sapere che il tuo simbolo è un fake fa sentire uniti lo stesso? Mah.
una meravigliosa e lucidissima analisi. meglio di tanti giornalisti da quattro soldi.
(so che mi contraddico da sola, ma posso metterla su facebook?)
Divara:
massì, fai. E poi qualcuno oggi lo ha già fatto, credo.
Questa foto è diventata un simbolo proprio perchè è un fake! Internet è l’unica arma in mano alla protesta e all’informazione in questo momento in Iran. Ben venga qualsiasi mezzo per far aprire gli occhi al mondo.
mhh lise, la protesta ha bisogno di idee. i simboli mi piace più pensare che li lasciamo alla nike, anche se ho capito cosa intendi 🙂
http://cairoli.simplicissimus.it/2009/06/torte-in-faccia-alla-dittatura-per-i-pirla-del-corriere-della-serait-trattasi-di-fakes-anzi-di-cakes-astenetevi-dal-rifilarle-ai-vostri-lettori-come-immagini-simbolo-grazie.html
ma il simbolo non è vero per definizione. fai conto che sia un disegno. se fosse un disegno ti preoccuperesti se è vero o falso?
ma stiamo scherzando?
la foto in sé è pure divertente, spiritosa, può essere considerata un simbolo della parte positiva della rete: quella lievemente anarchica e irriverente (cfr il blog “brindaconpapi”). ma accostarla ad un’immagine vera come quella di piazza Tienanmen è abominevole.
e rispecchia la pochezza di certo giornalismo e di certa gente che crede che pensa che basti fondare un gruppo su facebook per fare la rivoluzione.
(e mai le parole di Rafaeli furono più adatte)
Divara
Spiace per chi sperava fosse autentica, ma a parte il contesto c’è un particolare piuttosto rivelatore: il riflesso della mano della donna nel muso dell’auto, che conferma che la donna non è stata aggiunta dopo, ma rivela che è stata alterata la sua mano, il cui riflesso appunto corrisponde poco alla posa col dito alzato. Oltretutto la posa della donna è innaturale e poco adatta al classico gesto del dito medio.
consultate http://attivissimo.blogspot.com/2009/07/il-gestaccio-ad-ahmadinejad.html