poi ci sono quelli

Poi ci sono quelli che non ti stanno proprio simpatici ma nemmeno puoi dire che non ti stanno simpatici: stanno li’ in equilibrio in quella zona poco significativa che non hai altro da aggiungere. E che poi ti salutano esclamando cose molto americane, modi di dire che sono capaci di masticare solo quelli che sono madrelingua, o che hanno masticato la lingua fra i madrelingua. Modi di dire che non hanno significato tipo mettere in mezzo le parole “pretty much”, che di suo non significa niente, ma certamente fa molto americano. Tipo dire Ieri ho notato che la cosa sarebbe pretty much conveniente, Qui abbiamo un prodotto pretty much innovativo eccetera eccetera. Hanno anche i loro saluti in lingua molto madrelingua, per esempio quando vi incontrate uno di fronte all’altro e poi ognuno per la sua strada (a proposito, alla domanda How you doin’? si risponde? E cosa si risponde? Sta cosa mi fa impazzire). In ogni caso, davanti a queste relazioni interpersonali molto stile madrelingua, io che in cuore mio restero’ rozzo per sempre – ma senza farlo vedere agli altri – io rispondo a modo, cioe’ con risposte che a loro volta fanno molto madrelingua, pero’ immediatamente sento dentro di me di aver esagerato, e appena vado oltre, e non mi possono vedere, in quel momento, io sibilo fra i denti qualche bestemmia in dialetto strettissimo calcata e sulle consonanti e stanca sulle T salentine, che non é dettata da rabbia, non é giustificata da niente, mi serve solo a controbilanciare tutta la scenografia circostante.

3 pensieri su “poi ci sono quelli

  1. XD anch’io sono giunta alla conclusione che resterò rozza per sempre.
    all’ “How you doin’?” io direi che è un po’ come il QUE TAL? spagnolo con cui ti saluta il capo in ascensore, indi per cui, non si risponde 😉

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