Sono impegnato in questi giorni a fare il Cicerone a porzioni della mia famiglia arrivate qui in Paese Basso. Ho misurato lo stupore, il numero di Oooh, e la classifica momentanea vede al primo posto le biciclette – in particolare le biciclette in giro per le strade anche quando piove – , il verde sfrenato (che però è uno stupore accentuato dallo sbalzo Paesello mediterronico in piena siccità vs Paese Basso immerso nell’acqua) e infine il numero sconfinato di pecore e mucche ai lati delle strade. I quartieri a luci rosse non entrano in classifica.
L’altro giorno al mercato dei fiori di Amsterdam ho visto due coppie di italiani, italiani riconoscibilissimi. Il primo maschio portava a tracolla un enorme borsello rettangolare di Louis Vouitton, condito da cappellino e occhiali da sole. L’altro maschio, il maschio dell’altra coppia, al a tracolla, portava lo stesso identico borsello.
ohh l’ho detto pure io quando ho visto tutte quelle bici.
spero che tu abbia fatto finta di non essere italiano.
c.
c’ero anch’io ad amsterdam lo scorso weekend!
ma ero camuffata benissimo…
Non ho mai avuto un ragazzo col borsello di Louis Vuitton. Ho avuto solo ragazzi italiani. Allora ho avuto un gran culo. In generale detesto le generalizzazioni. In generale, detto con grande affetto, ultimamente mi sembri la versione 2.0 dell’emigrante anni ’50.
Vieni giù a ricaricarti le batterie.
Sempre affezionata lettrice salentina.
matrilineare:
scusami ma non vedo nessuna generalizzazione. Anche io ne conosco tanti senza borsello L.V.
In realta`, a prescindere dal look, si capisce dallo sguardo, dalla maniera di guardarsi intorno…
venendo ma una societa` monoculturale e monolinguistica non siamo originariamente abituati a riconoscere accenti e visi, ma una volta che si vive all’estero per un po’ si impara a riconoscere le persone al volo…