Certe volte ci penso. Servirebbe una telecamera a seguirmi in questi giorni velocissimi. Una telecamera dietro a seguirmi mentre corro. Mi fermo, dico una cosa e poi corro. Ma proprio corro corro, non dico per dire. Corro.
Ho prurito alle mani e vorrei scrivere di sta protesta studentesca. Ma domani ho un esame ed è meglio di No. Io ai tempi della mia protesta studentesca mi volevano morto. Io a quei tempi c’avevo la mafia studentesca degli studenti protestatori liceali che mi voleva praticamente morto.
Comunque, a vedere quello che succede in giro, è chiaro che bamboccioni si nasce, mica si diventa. E poi questi che chiedono soldi per l’università, ma io dico, ma state scherzando? Ma l’università è piena di baroni viscidi e affaristi oppure No? Di parenti e cugini e amanti oppure No? Perchè a me pareva di Sì. Cioè, si era detto di Sì, giusto? A me pareva di Sì.
Io avevo detto non avrei scritto di ste cose, non devo scriverne e basta.
rafeli blog - il diario delle piccole cose - a Bruxelles 
beh, in bocca al lupo per l’esame rafè.. ma secondo me dovresti scriverne..
oggi ho riascoltato una canzone di gaber, conosci gaber? io non mi sento italiano. ma anche destra-sinistra non è male. non è cambiato niente.
ciao rafè, goditi l’olanda va..:) chissà, magari migro anche io un giorno.. appena mi laureo.
sandra
se l’università è come tutto quello che mangi in un giorno e devi fare la dieta e non è che ti fanno gli esami, il calcolo del fabbisogno, la lista dei cibi, l’ordine dei cibi.. tutte quelle cose lì, ma ti dicono: “bon! salta la cena!”.. può essere? donfranz
mi piace moltissimo come scrivi, trovo, nei pochi post che ho letto scoprendo il blog questa mattina, un equilibrio davvero raro.
traspare calma, non so se mi spiego, quella serafica pacatezza che di solito caratterizza le persone capaci di immediata logica.
una bella scoperta.
in bocca al lupo per gli esami.
anche tu ti sei laureato in italia mi pare, dicci la tua
potresti esplodere da un momento all’altro!!!
e allora esplodi e parla!!!
Mica eri uno di quelli che quando c’erano gli scioperi al liceo diceva “No no, io voglio andare in classe a fare lezione lo stesso!Lasciatemi passare, fancazzisti sinistroidi!Gnegne”
A parte gli scherzi, i motivi per protestare ci sono tutti ora. La 133 è una schifezza.
Lisa