insomma stavo riflettendo

Insomma stavo riflettendo sul discorso di Bossi che al Nord non vuole gli insegnanti del Sud, e riflettendo riflettendo alla fine mi sono trovato inaspettatamente d’accordo con questo principio.

Ho pensato, almeno fino alla scuola media, un ragazzino è giusto che si trovi davanti un professore che parla come lui, che conosce le stesse strade, che si ricorda quando lì una volta era tutta campagna. Con tutta sta globalizzazione che tanto non si scappa, almeno qualche anno di radicamento nel territorio non è poi cosa malvagia. Ma questo vale per tutti, non solo al Nord. Se ci metti che i ragazzini si sbroccano davanti a MySpace e ai giochini online con gli skaters del Wisconsin e imparano a memoria le parole delle canzoni di qualche rapper temporaneo, capisci che almeno qualche anno di tranquillità è importante. Eppoi, i professori della scuola pubblica sono mediamente svogliati e frustrati, e se non lo sono all’inizio poi dopo lo diventano con gli anni: allora perchè costringere i ragazzini del Nord ad associare così presto gli accenti e le cadenze meridionali con la frustrazione e l’inefficienza? Anni dopo, ai test di ingresso delle Università, si troveranno tanti freschi mediterronici ad occupare tutti i primi posti delle graduatorie (ricordo un inviperita figlia di dentista bolognese che adduceva la colpa della sua incapacità di entrare ad Odontoiatria alla Calabria) così come nella mia Bologna siamo stati tutti salentini e siciliani nelle prime posizioni.  Ecco Sì, sono d’accordo.

Detto questo, Bossi è uno che si inventò una laurea che non aveva preso per fare bella figura con la moglie, bisogna sempre fare i conti con lui nonostante il suo diploma della Scuola Radio Elettra: storie come questa ti costringono a rivalutare il concetto stesso di genio. E se si pensa ai tanti brillanti laureati che ammuffiscono nei dottorati, sperando in chissá cosa, si capisce che non sto mica scherzando.

21 pensieri su “insomma stavo riflettendo

  1. se nei paesi piccoli riesci a trovare abbastanza gente del posto che voglia fare l’insegnante allora funziona, altrimenti ciccia con l’idea del prof di geometria che conosce le stesse stradine tue dove vai a cercare cicoria e ranocchi

  2. Ma possibile che la soluzione ad ogni problema dell’Italia debba essere trovata sempre nell’ottica della divisione? Il compito del ministero dell’istruzione è di garantire e promuovere la cultura collettiva della nostra nazione e ancor di più fornire alle nuove generazioni i mezzi e le conoscienze necessarie a poter affrontare e guidare nel modo migliore la società di domani che dovrà trovarsi pronta a confrontarsi con altre culture e società al di fuori del proprio contesto territoriale, qualunque esso sia. Tutto ciò che rientra nell’ottica di una territorialità spiccata non rientra nei compiti del governo…tuttavia nessuno vieta l’istituzione per iniziativa dei singoli istituti di progetti extrascolastici mirati alla valorizzazione delle proprie radici…questo è possibile da sempre…nella mia scuola al sud, al pomeriggio si istituivano corsi di questo tipo (dialetto e storia locale)…se al Nord ciò non accade la colpa non è del Sud ne tanto meno del Governo…ma di chi non prende mai l’iniziativa giusta e da sempre possibile. L’ignoranza genera violenza…non dimentichiamolo.

  3. Che strano però,in tutti i posti pubblici *TUTTI*,ci sono sempre dei meridionali dietro uno sportello di qualche amministrazione(pubblica),dietro una cattedra a scuola(pubblica),dietro un camice bianco in ospedale(pubblico) e così via.Impensabile il contrario,ovvero quanta gente del Nord lavora in qualche pubblica amministrazione al sud?Le graduatorie usciti dagli atenei meridionali sono sempre elevatissime,al Nord è quasi impossibile.Praticamente impossibile fare un concorso pubblico e sperare di vincerlo essendo del nord,IMPOSSIBILE!!!
    Mi sono misurato diverse volte(nel mio ambito di lavoro),con dei responsabili di talune amministrazioni,i quali non avevano idea di che cosa stessimo parlando,celandosi dietro,si potrebbe essere,ma è sicuro,io non sò ecc.ecc.
    Ma alla prove vere,quelle sul campo sono sempre quelli che valgono qualcosa che emergono,un voto sì vale,ma se non sai fare niente il tempo ne sarà il giudice.Sfido chiunque a provare il contrario di quello che ho scritto.
    Quindi porre tutti sullo stesso piano sarebbe la cosa ideale,o sai o non sai,e se non sai te ne devi andare e lasciare il posto a chi se lo merita,non rubarlo perchè vieni da una terra disagiata,disagiata lo è per volontà vostra,sicuramente non nostra.
    Mi auguro che il federalismo ci porti ad una uguaglianza,altro che divisione come ha scritto qualcuno,la divisione la state compiendo voi cari meridionali.

  4. Scrivo a quello che dal suo discorso si evince essere del nord.
    “So” si scrive senza accento e te lo dice un meridionale. Se nel tuo Nord ci sono molti professori del Sud questo dipende dal fatto che la maggior parte dei laureati italiani sono proprio meridionali. Se nelle scuole ci vuoi mettere i diplomati dell’istituto commerciale i tuoi figli scriveranno non solo “so” con l’accento, ma anche “scemo” con la “i”..sciemo!

  5. Io amo i meridionali,sono fidanzata con un meridionale,ma quello che proprio non concepisco è la loro incredibile lentezza in tutto quello che fanno, anche perchè sono cresciuta ottimizzando il tempo 🙂
    Nonostante tutto è assurdo essere divisi all’interno del proprio paese,siamo italiani,ci dobbiamo piuttosto preoccupare degli extracomunitari che non sono in regola,e della derivante delinquenza. Insomma ok che la delinquenza in Italia c’è sempre stata,ma bisogna continuare ad accettarne altra?

  6. sbaglio o ho l’impressione che l’ultimo post e i commenti che vanno “avec” virino decisamente a destra?
    Meridionali,delinquenza,extracomunitari…che tristezza enorme, altro che razionalità della storia: qui si fanno passi indietro,e gravissimi. Anche in ortografia e sintassi (vedi il leghista,che parla di scuola e merito ecc ecc,ma figlio mio, se non sai neanche esprimerti correttamente,dove vuoi andare?!)
    Consiglio a tutti me compresa la lettura o rilettura di Gramsci,che lui si,quanto a società civile e stato e questione meridionale,aveva argomenti e anche validi.
    anna da Lille

  7. comunque e’ davvero spassoso notare come i commenti siano completamente fuori tema, come alla fine ognuno non riesca ad evitare di dire quello che gli preme di dire,perche’ lo vuole proprio dire, senza pensare che invece non c’entra niente.

  8. (ma tu stai scherzando o davvero credi che uno per insegnare bene debba vivere nelle mie stesse strade? o che davvero i prof siano tutti frustrati? magari i ragazzi sono frustrati e contagiano i prof e non viceversa? io mi sentirei frustrata, ad insegnare a quegli zombie…. poi sfido che ti scocci per i monologhi. magari chi sbaglia sei tu?) (però è casa tua, e tu comandi)

  9. Erba:

    “ma tu stai scherzando o davvero credi che uno per insegnare bene debba vivere nelle mie stesse strade?” NO, INFATTI NON L’HO SCRITTO

    o che davvero i prof siano tutti frustrati? SE NON TUTTI, MOLTISSIMI

    magari i ragazzi sono frustrati e contagiano i prof e non viceversa?
    I RAGAZZI SONO PER LA MAGGIOR PARTE VIZIATI, NON DIREI FRUSTRATI.

  10. mah rafaè, sì e no. io alle medie ho avuto una prof d’italiano siciliana, rigorosa, severissima, una donnona tutta d’un pezzo d’altri tempi, che amava la città dove insegnava, pordenone, come fosse stata la sua, e che ci ha insegnato quanto questa terra nordestina sia legata al lavoro ma abbia bisogno di, finalmente, cultura.
    non credo sia un’eccezione, un’altra prof di storia e geografia era simile a lei, motivata, ci faceva sputare sangue con i lavori a casa eccetera.
    no, non credo sia una questione di provenienza. penso sia un segno dei tempi, una svogliatezza generale che ci assale tutti, mica solo i prof terroni, ma pure i polentoni e non solo i prof.

  11. per la serie “storie di vita vissuta”, io terrona al liceo avevo una professoressa di greco di Conegliano Veneto, di una ignoranza abissale e che mi ha torturata interrogandomi sull’Alcesti tutti i giorni che avevamo lei in classe. bisogna però riconoscerle che ci teneva molto a ricordarci le nostre origini culturali, facendoci studiare anche poeti che erano nati dalle nostre parti e che non erano nelle antologie. mi è sempre sembrato inutile. volevo studiare quello che valeva la pena, non quello che era nato a 15 km da me.
    in quanto alle speranze di chissà cosa… io spero non si accorgano che sono più terrona dell’università in cui lavoro. 😉

    (non sono in tema, ma lo volevo dire a tutti i costi) gngngngn

  12. Raffaeleeee maledetto continui nonostante la censura, eh!?!?cmq ti manca un pezzo della festa di Manuel che ti avrebbe fatto scrivere almeno due capoversi in più..jajajaj..e soprattutto ti manca quello che mi è successo questo martedi, li avresti scritto una pagina intera…cmq alla fine fai ridere anche me!!!..ci sentiamo presto che mi sa che ti devo comunicare importanti novità!!! Ciao cuggì..beato te che sei tutto innamorato!!!…scrivi tutto con moderazione..
    P.s. Cazzo cmq mò ho pure le fan..bellissimo…anzi sai che c’è ora (stile tronista di Maria De Filippi..mammamiakekosabrutta!!) mi tolgo pure la soddisfazione di scrivere quello che dicono i personaggi famosi…allora pronto??…UN SALUTO A TUTTE LE FAN!!!…emozionante!!vabbè torno a lavorare che stronzate per stamattina ne ho scritte già parecchie!!UN BACIONE RAFFA

  13. Non so se proprio tutti abbiano colto l’accento dissacrante e provocatorio di questo post. Io credo di averlo percepito, poi magari mi sbaglio. Che ridere la tipa che dice: Mica ho niente contro i meridionali, io sto con un meridionale eh! Per carità gente fantastica, ma come sooonooo leeenti! E’ meraviglioso davvero, osservare come la gente si nutra ancora di questi luoghi comuni, senza aver mai vissuto in un posto, senza aver mai visto che esiste altro in quel posto, senza aver capito che bisogna smetterla di generalizzare su nord e sud, che la lotta è tra poveri, precari e arrendevoli e non tra nord e sud. Che palle questa diatriba atavica, gli hidalgos sono andati via da un pezzo; c’è altro e chi non vuole vederlo generalizza o scappa via. Ok, scelte di vita rispettabili, ma almeno evitiamo di dire falsità. Ho detto quello che mi andava di dire.
    Ale

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