Entra in vigore la legge che vieta la vendita di alcolici dopo le 2 di notte. Nei locali notturni già si organizzano. Il Corriere oggi pubblica un articolone-inchiesta: nei locali vengono già vendute cartuccine contenenti rhum, gin o vodka da tenere in tasca. Dopo le due di notte, se vuoi il cocktail alcolico devi solo ordinare un bicchiere di lemon soda o cola o quello che vuoi, e il cocktail te lo fai da te. Oppure i ragazzi arrivano già con le birre chiuse nel bagagliaio dell’auto. Tutto legale. Scritto un articolone sul Corriere di oggi. Ecco volevo dire, cari giornalisti del Corriere scrittori di articoli, sta tecnica complessa del drink che non te lo compri al bancone ma lo tieni imboscato da qualche parte, o delle birre che te le porti da casa, io e Billigiò le praticavamo che si era ancora nel millennio scorso. Anni e anni fa. Con le bottigliette nascoste nelle maniche come il mago Silvan o le lattine di birra nei calzettoni sotto i pantaloni ampi, noi ste cose le facevamo già nel 1900, e mo voglio subito un’intervista.
N.B.poi si tornava sempre a casa a piedi, noi bravi ragazzi, ovvio.
(ma com’è elegante questa grafica, ohibò!)
E fu così che comparirono inquietanti ibridi metà “punkabbestia con bottiglia in plastica” e metà “splendidi da discoteca”.
@ladyR:(sempre più piccina,aggiungerei)
E comunque, io non ho mai visto gente che comincia a bere nei locali solo “dopo le due di notte”…
Ma poi, “comparirono”, o meglio “comparvero”? Dubbio delle 23:50
si mette bene per noi baristi.
Mi ricordo che Billigiò arrivava nei locali estivi (dove la birra costava 5€) con le buste piene di tennent’s super)…che ridere…
ma infatti se intervistano i ragazzi di oggi che fanno così e cosà sono sicura che rispondono: “l’idea ce l’ha data rafaeli”
ma esiste una raccolta firme?