L’aggettivo ‘moralista’ ha un’accezione negativa solo nelle vostre teste bacate. Sul dizionario ‘moralista’ è chi “per carattere, per educazione o per cultura è portato a esaminare e valutare l’aspetto morale di qualsiasi questione o situazione”.
Se alla testa bacata risulta difficile capirlo, questo significa – concretamente – che il moralista non ruba perche’ lo ritiene sbagliato in base a valori astratti. Il non-moralista invece non ruba perche’ ha paura della punizione. Se non c’e’ punizione, o se e’ sicuro di non essere scoperto, il non-moralista ruba.
Il non-moralista e’ fondamentalmente una testa di cazzo (butta le carte per strada, fotte il prossimo, parcheggia in seconda fila) ma sotto sotto e’ consapevole di esserlo, perche’ i principi morali sono innati dell’uomo come in concetti di bene e male. Quindi un po’ ne soffre, quindi un po’ si sente inferiore. Allora per difendersi dai sensi di colpa, il non-moralista si e’ inventato la definizione di ‘falso moralista’: cioe’ decide arbitrariamente – lui che non segue nessuna morale perche’ pensa solo ai cazzi suoi – che quelli che seguono principi morali in realta’ fanno finta. Che sono ipocriti. Lo decide lui, per stare meglio.
Teste di cazzo.
guarda, secondo me il non-moralista non ci arriva proprio a credere che qualcuno si comporti bene secondo i propri valori perché ci crede. secondo lui/lei questo non è possibile.