Sono tre settimane che ho una valigia aperta sul pavimento – perché parto, perché torno, perché sono tornato ma non posso disfarla che devo fare altro. Non conoscevo il Mont Saint Michel (nella foto), mi ci faccio trasportare che sono esausto e con le scarpe eleganti e i pantaloni da persona seria – proprio quello che ci vuole per arrampicarsi su un cocuzzolo pieno di turisti. Ciao turisti cinesi che pure se non siete cinesi, per me siete lo stesso cinesi. Ciao coppie cinesi che venite in Francia a fare il viaggio romantico in Francia. Sono così stanco e con le scarpe scomode che penso alla difficoltà di averci la fidanzata cinese, che passeggiando per strada (o in Francia) ne incontri tante uguali, che ti viene male il romanticismo, che ti viene male ad abbandonarti a quell’illusione dell’esclusività, dell’unicità.
In Francia i pensionati si comprano il camper e vanno a campeggiare sui bordi delle strade dove poi passerà il Tour de France – tipo tre o quattro giorni prima che passi – e nel frattempo attendono nel nulla, passeggiano al tramonto sul bordo dell’asfalto.
Quando la strada è lunga e non guido io, mi prende un nervoso che vorrei scendere dall’auto e prendere a pugni il primo che passa.
la tua frase sulla fidanzata cinese mi ha fatto pensare alla rosa del piccolo principe.
io cuore ciclismo, mi piacerebbe essere stata sui pirenei a vedere la corsa (ma forse in tv è meglio perché vedi tutto il percorso) e adorerei essere in macchina a vedere paesaggio sfilare davanti a me (forse perché non ne posso più di vedere tutti i giorni solo il tratto urbano dell’a4)