uno degli effetti

Uno degli effetti dei picchi di stress e della privazione di sonno e’ il mio dimenticare – talvolta – i nomi delle persone. Di amici, colleghi o personaggi pubblici. Soltanto i nomi dimentico: per il resto ricordo perfettamente il viso, gli eventi, i tic, le imperfezioni epidermiche e le macchie sui denti, ricordo i dettagli più’ insignificanti, ma dimentico il nome.

Dovevo prendere un bus che mi avrebbe portato in aeroporto, oggi, e improvvisamente mentre chiudevo la valigia mi e’ venuta in mente la faccia di Calderoli, ma senza ricordare il nome Calderoli. Non mi sono chiesto il motivo di tale immagine mefistofelica in una situazione del genere, del me stesso che chiude una valigia mentre  Brusselle fuori finalmente splende di sole. Ho una passione per il nonsense, e ste cose le accolgo come un regalo.

Mi sono detto, fin quando non mi verrà  in mente il nome Calderoli – cioè fino a quando non mi verrà’ in mente il nome di quello li’ – non uscirò a prendere il bus, e rischierò  di perdere il mio aereo. Il nome poi e’ arrivato – del resto sono quello che ricorda senza motivo i nomi del’intero cast di Beverly Hills 90210 – e mi trovo adesso a Monaco di Baviera, un luogo dove la voce della signorina della metro e’ rimasta uguale a quella che ascoltavo ai tempi dell’Erasmus, e che per connessioni neurologiche imperscrutabili resta collegata all’odore di una crema giallina che usavano nella mensa universitaria, cosi’ che l’odore mi tornava al naso ad ogni Bitte Zuruck Bleiben ascoltato nella U-Bahn.

Ora, se uno fosse come me e ricordasse chi era Ian Ziering, rimarrebbe stupito dal sapere che l’anno prossimo quello compirà  cinquant’anni.

(e googlare non vale)

9 pensieri su “uno degli effetti

  1. Lo sai che a quei tempi con la faccia e la firma di Ian Ziering (from…) fecero anche un paio di scarpe da ginnastica?
    Leggendoti mi è venuta in mente la scatola con sopra il suo faccione. Non credo che gli altri personaggi della serie abbiano goduto di questo privilegio.
    Paola (Bologna)

  2. Ian Ziering me lo ricordo pure io, senza Google. Stavo meglio quando non sapevo che ha 50 anni però! Adesso però siccome da anni ho il vizio di immaginare come diventerà la gente da vecchia andrò a vedere se è diventato proprio come lo immaginavo. Salutami Monaco!

  3. certo che me lo ricordo! però buh, io preferivo quello che faceva il dj, dimmi il nome di quello piuttosto 🙂
    (no, ma dimenticarsi il nome di calderoli in fondo non è un male…)

  4. Appena hai scritto quella cosa di Beverly Hills mi è subito venuto in mente Ian Ziering, che peraltro ai tempi dicevano che mi assomigliasse (mentre io credevo di assomigliare a Jason Priestley.
    Anch’io mi ricordo tutti i loro nomi, anzi, ai tempi ero l’unico. Così come ero l’unico a ricordarsi l’intero CAP 90210. E questo non vorrebbe dire niente se non fosse che ero l’unico in classe che Beverly Hills non lo ha mai guardavo. Assumevo nomi, facce e ciuffi per osmosi, dai Cioé degli altri…

  5. invece tu ti ricordi le cose importanti. i nomi, quelli sono dettagli insignificanti.

    inquietante questa cosa di Beverly Hills! però, come ho letto da qualche parte, “nessuno guarisce dalla propria infanzia”…

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