sono sullo scoglio

Sono sullo scoglio ad un metro dal mare. Un gennaio gentilmente offerto dal globalwarming, con il sole e 15 gradi.

Penso che il mio invecchiamento consisterà nel ripetere sempre le stesse cose: nel pensarle, e quindi nello scriverle qui. Ripetere sempre le stesse cose come fa mia nonna: non vuol dire aver perso la lucidità, vuol dire semplicemente ripeterle continuamente perché ne hai voglia, perché sei affezionato a certi concetti – a certi ricordi, nel caso di mia nonna.

Fossi rimasto sempre a vivere qui, a pochi metri dal mare verde e i 15 gradi di gennaio, come sarebbe stato. E’ una domanda senza punto interrogativo. Immagino più o meno tutto: privilegi e frustrazioni, una casa dalla metratura decente e qualcuno che mi ringhia di sposarla. Mia nonna mi mette in guardia: sì beddhru, attento che in giro ci sono quelle che ti rubano.

Mi bagno la faccia con acqua di mare che poi lascio asciugare sulla pelle.

Fossi rimasto come sarebbe stato. Ripetere la stessa cosa significa rispondersi che non ha senso farsi la domanda. Quando una decisione esclude l’altra, allora entrambe le opzioni saranno sempre leggermente sbagliate, e dunque proprio per questo, ognuna sarà quella giusta. Quindi la decisione giusta è sempre quella che hai preso, in qualunque caso. Non devi chiederti se hai sterzato correttamente, devi premere l’acceleratore e goderti il paesaggio.

Questo appena descritto è uno di quei pensieri che ripeterò, in altre forme, in altri momenti, magari ad un certo punto, perfino contraddicendomi.

6 pensieri su “sono sullo scoglio

  1. Questo è lo stesso pensiero che faccio io quando mi chiedo “chissà come sarebbe andata se non fossi tornata”. E poi accelero velocemente. 🙂 Buon anno!

  2. Ma perchè pensi che tutte le donne del salento vivano per ringhiare a qualcuno di sposarle? Personalmente è stato il contrario: ho dovuto faticare per togliermene dalle palle due che da me si aspettavano esattamente questo. Scelte: è esattamente lo stesso per me, inutile farsi la domanda del se fossi andata via invece di restare qui. Non si può, una cosa esclude l’altra, quindi bello così 🙂

  3. Grazie, grazie, grazie. Avevo molta voglia di leggere queste parole (mi riferisco alla parte Fossi rimasto come sarebbe stato. Me lo chiedo spesso anche io, che non sono rimasta).
    Paola (Bologna)

  4. Io sono nella fase precaria “chissà se prima o poi mi toccherà tornare”, e chiudo gli occhi e li strizzo assai perchè solo a pensare di poter passare il resto della mia vita in un paesino dimenticato da dio, bello vero ma per dieci giorni in vacanza, mi fa venire il mal di pancia. E la voglia di darmi da fare. Cazzo. Ah, buon anno bello uagliò!

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