Sharon Van Etten ha un nome barbaro però è di New York. Cosa dire di New York, visto che tanto di quello che ascolto viene da lì: bella New York ma non ci vivrei, ma la ascolterei.
Sharon Van Etten l’ho vista sabato. Dal vivo è più bella che nelle foto e nei video, ché si è fatta crescere i capelli più lunghi sulle spalle, e le spalle restano leggermente nude per una maglia dal collo largo. Quando canta pare ipnotizzata da un punto nell’aria dove però non c’è niente. Quando suona la chitarra, Sharon guarda la chitarra, che è uno di quei gesti che fanno le persone che non sanno suonare bene. Sembra messa lì per caso – per la timidezza, per questo fissare un punto indistinto nell’aria, per questo maneggiare la chitarra con poca sicurezza – ma dopo dieci minuti che la ascolti, ti rendi conto che non è lì per caso.