A proposito dei casinari No Tav e No-Qualsiasi-Cosa purché ci siano botte da prendere, di cui si parlava qualche giorno fa – e sul fatto che qualche tesi di Laurea di psichiatria andrebbe spesa per raccontare le parabole umane di questi personaggi in costante ricerca di guerriglie, e a proposito del fatto che non conta molto il Cosa, ma piuttosto il Come (cioè prendere mazzate), quello che dicevo qualche giorno fa si arricchisce di nuovi dettagli in questo articolo dove si parla delle storie di alcuni degli arrestati in Val di Susa.
Gianluca Ferrari, Marta Bifani, Roberto Nadalini e Salvatore Soru hanno molto in comune, oltre al fatto di essere stati fermati domenica pomeriggio con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per esempio, il considerevole numero di denunce accumulate per altre «guerre contro gli sbirri»: 30, 10, 8, 13.
Il padre sconcertato, spiega il percorso della figlia:
«Faceva l’impiegata. Aveva una vita normale. Poi, si sa, succedono cose imponderabili. Qualcuno viene folgorato sulla via di Damasco, Marta invece è stata oscurata sulla via di Bologna. Ha conosciuto un ragazzo di un centro sociale. È diventata prima vegetariana, poi vegana, poi ha iniziato a fare campagne contro le pellicce».
Di fatto è lo stesso identico piglio di certi ultras che allo stadio fanno casino spalle alla partita. L'origine è la stessa solo che poi il risultato è diverso – esteticamente, non nella sostanza. Andrebbe individuato il perchè si finisce in una direzione piuttosto che in un altra, creare delle categorie accademiche da inserire nei libri di testo, facilitare il lavoro degli specialisti, e forse (anche per aiutarli un poco) smetterla di analizzarli come contestatori e quindi perdersi ad analizzare le loro ragioni, ma capire che le ragioni non c'entrano nulla, e fare qualcosa per loro.
La parte più divertente è "Contro il sistema che ci affama!"
Purtroppo tutti hanno delle idee inestirpabilmente radicate nella testa, più o meno consapevolmente, che vengono giudicate più o meno razionalmente. Un'idea ben radicata può spingere le persone a fare cose inimmaginabili, positive o negative.
Quando un'idea molto idiota si innesta in una persona molto idiota, l'effetto è esponenzialmente idiota, a quanto pare. E anche incurabile, immagino, mi dispiace.
Tra parentesi, ho scoperto il tuo blog solo ieri e mi piace molto…
sì ma non ho capito che cosa *** c'entra che è diventata vegetariana, vegana etc.
Almasum:
qua non c'entrano molto le idee, come ho provato spiegare
sciroccata:
è una delle tante manifestazioni del "contro". Lascia perdere chi lo fa e se lo tiene per sé.
sì, capiscio, a me queste frasi mi puzzano di retorica giornalistica, nello stile di " aveva iniziato facendosi le canne".
(non sono vegetariana, ma mi dà fastidio che si associ la contestazione pacifica e legittima alla violenza e all'evidente disagio mentale e sociale di queste persone).
riguardo al vegetarianerismo il 'contro' in questo caso è l'uomo che la carne la mangia essendo appunto l'uomo, per natura, non carnivoro, non onnivoro, bensì frugivoro.
che c'azzecchi poi la scelta vegetariana con le mazzate e i no-tav , mi sfugge..sebbene capisco possa formulare un discreto quadretto che tanto piace a quelli che nei contorni ben tracciati dei soliti quadretti amano riconoescere e riconoscersi.
Ho avuto un accesso di lucida vergogna quando ho letto un titolo francese: "émeutes contre le TGV en Italie".Perché a Tav e No tav ci abbiamo fatto il callo. Té-gé-vé, scritto nero su bianco, l'acronimo che simboleggia il progesso. E la nostra gente contro.
Uh! Interessantissimo il collegamento tra il fare guerriglia urbana e suburbana con l'esser diventati vegetariani, vegani e poi antipelliccia. Il famoso teorema anni 80 sull'eroinomane medio: ha iniziato con gli "spinelli".
Queste associazioni mentali mi fanno venire voglia di fare guerriglia nel tempo libero da ricercatrice. Almeno confermo anche io la teoria del ricercatore contestatore e picchiatore di poliziotti inermi.
Ale-Exmatrilineare