Ci sono lunghi momenti in cui vivo un blocco sociale. Chi mi conosce sa che posso mettermi al centro e far convergere l'attenzione come l'acqua in un imbuto, con pause e frasi giuste eccetera eccetera.
A volte invece mi blocco completamente. Da quando lavoro, soprattutto durante la pausa pranzo. Adesso sono praticamente costretto a pranzare con i colleghi. Non con colleghi di stanze lontane: coi colleghi che ho di fianco ogni giorno. E loro sono tutte bravissime persone, alcune addirittura piacevoli. La colpa è mia.
Improvvisamente penso: non me ne frega un cazzo. Di quello che dite, di quello che potrei dire io. Non me ne frega un cazzo. Cioè, potrei anche raschiare il fondo del barile per scovare un minimo interesse in quello che state dicendo tra un boccone e l'altro – aspetta che raschio e ci provo – ma ecco, No, non c'è nulla. Nessunissimo interesse. Non me ne frega un cazzo di niente.
Poi penso che potrei parlare io. Ma tutte le domande che mi vengono in mente non vanno bene. Non voglio certo fare la rivoluzione con l'insalata nel piatto. So benissimo che ci sono regole sociali che vanno rispettate. Che by default si deve restare sul vago. Ma che ci posso fare se ogni cosa che mi viene alla bocca non è corretta? Tu vedi tuo figlio di sei anni una volta ogni mese, come ti senti? Tu secondo me sei intelligentissima e non voglio indagare oltre perché potrei rimanerne affascinato. Tu devi smetterla di intimidirti che sudi tutto. Ma ho letto che è una cosa genetica o dvouta a traumi infantili quindi non è neanche colpa tua. Tu quando parli a causa del tuo accento, non ti capisco: ho provato a spiegartelo tre volte, ormai faccio finta di capire. Lo capisci che faccio finta? A volte mi pare di essere contentissimo di essere qui con voi. Ma quando lo posso dire? Che faccio: vi abbraccio? Io mi prenderei per pazzo.
E cose del genere.
capita è vero, ti capisco perfettamente. Magari è solo un periodo, magari è giusto il tempo di trovare certi equilibri, però se il collega è un indiano e ti parla in inglese, non preoccuparti, è tutto normale: non si capisce mai una mazza 🙂
andima:
il collega è britannicissimo, per questo non lo capisco.
Anche a me è capitato. Mi dicevo: sarà un periodo così… Ma è andato avanti per mesi. E mi sono licenziata.
a me non capita, è così praticamente sempre con tutti!
mi dovrei licenziare da me stessa.
tocchia