La voglia di tornare in Italia fa su e giu’ come un’altalena. Questo da sempre. Oggi la voglia e’ andata su ascoltando una puntata di Melog con frequenti spezzoni audio di commedia all’italiana degli anni 50, 60 e 70 (mangiando nel frattempo un panino e osservano oltre il vetro un barbaro con felpa adidas acetata su camicia a righe), poi e’ andata giu’ leggendo l’ennesima compilation di piagnistei organizzata dai geniacci di Repubblica.it.
Da una parte penso che sia una valvola di sfogo ma dall'altra mi viene una depressione pazzesca…
in Italia tornaci solo per le vacanze..la apprezzi di piu' fidati..
repubblica: idioti. come se chi a 35 anni ha un lavoro, dal 97, a 800 euro al mese stesse meglio. alé!
E' davvero odioso, antipatico e violento questo tuo disprezzo e livore nei cfr. di quelle persone che si sono ritrovate a raccontare le loro vicessitudini con il difficile mondo del lavoro.Incollo un commento che mi ha molto colpito tra i tanti:—Ricerca di un lavoro? Penso che molti fra coloro che scrivano qui siano alla ricerca anche e soprattutto di dignità, di stimoli, di indipendenza, di una vita che gli appartenga; una vita che vedono scorrere "inutilmente" un giorno alla volta, un annuncio e un colloquio e un "le faremo sapere" alla volta. Alla ricerca di un'autostima segnata pesantemente dal non trovare un posto nel mondo. Sarà per incapacità o mancanza reale di possibilità? Neanche questo, spesso, cioè la possibilità di mostrare il proprio valore, ci è permesso. Personalmente, nel periodo di ricerca del lavoro, anche a causa della mancanza di prospettive ho perso molto di quello che era la mia persona e la mia vita; ho perso relazioni, sogni, progetti, persone, emozioni, fatica il tutto investito inutilmente. E nessun lavoro, semmai lo troverò, me lo restituirà.—Un po' piu di rispetto da parte tua, raf, non guasterebbe.
stai pur li, TERRONE!Luca.
http://www.unita.it/news/economia/99436/disoccupazione_record_nel_persi_mila_posti_di_lavoroSolo per portare un pò di equilibrio di fonti. L'altra faccia di ciò che tu chiami compilation di piagnistei.Compilation di piagnistei.Il web 2.0 è tutto una grande compilation di piagnistei, se proprio dobbiam iperanalizzare. Tu dai alla gente uno spazio qualsiasi per parlare e quelli parlano ed esagerano anche. Ma non significa che il problema sul quale loro son logorroici, linguisticamente e dialetticamente irritanti non sia reale.
Matrilineare:Non capisco. Chi ha detto che non sia reale?
sì, buonanotte