Ieri pomeriggio ho partorito mollemente il mio ultimo esame, seduto in un’aula calda col sole texano che filtrava dalle finestre a rammollire gli atteggiamenti dei presenti, col professore storto e mollo sulla sedia che mi faceva domande molle su argomenti molli e aspettava mollemente le mie risposte davvero tanto tanto molli.
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L’esame stava mollemente volgendo al termine fra molli sospiri dei presenti – tutti appollaiati dietro di me con una mollezza da messicani col sombrero della pubblicità dell’Estathé – quando in un guizzo di disperazione (l’ho già detto che non mi voglio laureare, no?) ho provato a cambiare il corso degli eventi improvvisando una dei numeri principali dello studente medio di tutti i tempi: la scena muta. Da bravo secchione, la scena muta non faceva parte del mio repertorio, però mi sono detto: ora o mai più. Ho provato a stare zitto, a fare la faccia da ebete che cerca la risposta fra i meandri del cervello, con l’espressione ingrugnita alla Scamarcio che ha dormito male, ma niente, non ha funzionato, l’esame l’ho comunque passato e adesso sono qua, con la mia vita che non si misura più in trentesimi, mentre mi chiedo seriamente se abbia senso – nel tempo che resta da qui alla laurea – iscrivermi ad un corso di tortellinaggio bolognese artigianale o, che ne so, meditazione tradizionale panamense o che ne so.
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Ma comunque.
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Il premio di scena muta più spudorata ieri pomeriggio l’ha vinto una studentessa interrogata prima di me che, paralizzata dalla paura (la paura esiste anche per gli esami pernacchia, pare) è riuscita a restare in silenzio così:
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– Signorina mi dica almeno un nome di una specie ittica velenosa.
– …ngghhh…
– Il nome di questa specie è facile, si ispira alla forma del pesce..
– …
– Alla forma, signorina!
– …
– Ad una forma che si può anche, diciamo, gonfiare.
– …
– Che si gonfia, cosa si gonfia? Eh, cos’è che si gonfia, signorina?
– …
– …
– …
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E poi finalmente:
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– Il pesce palla?
– Ecco, brava! Ha visto che lo sa? Il pesce palla!
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Mi chiedo quante probabilità ci fossero a quel punto che la signorina, invece di rispondere correttamente, avesse risposto con qualcosa tipo il Pesce Triangolo Isoscele.
brutta storia… sei in piena sindrome da laureando… crisi di identità pessima..
la crisi del laureando passa in fretta, soprattutto quando vedrai il tuo nome in bacheca con la data di laurea accanto..non vedrai l’ora che arrivi quel momento!!!
– Ad una forma che si può anche, diciamo, gonfiare.
– …
– Che si gonfia, cosa si gonfia? Eh, cos’è che si gonfia, signorina?
-il cetriolo di mare…
Mi avrebbe buttata fuori, ma che soddisfazione.
beh, potresti fare la cosa che ho fatto io. ero così in crisi da laureanda e poi da laureata che ho cominciato un dottorato. con il risulato che adesso sono in crisi da dottoranda. saggia scelta.
avessi io la tua crisi…
dopo il dottorato poi ti iscrivi per prendere un’altra laurea. Ma solo se ti chiami Vertigoz.
Io, in paura da esame, sparo più minchiate del solito.
cavolo…sei riuscito a farmi ridere addirittura stasera 🙂
sandra
come ti capisco. è che qui i corsi di tortellinaggio non li fanno. però se ne cominci uno poi passami le dispense, eh.
“C’è gente che si iscrive a dei corsi per fotografare i rapaci nei loro nidi” (G.Gaber)
Non so, Rafeli… potresti provare a fingere di studiare ancora, iscrivendoti magari proprio a questi “fantastici” corsi….
secondo me diventerà una leggenda metropolitanuniversitaria
E io che alla mia veneranda età devo ancora dare il mio primo esame? No mmi passa cchiù!
se ti interessa all’arci benassi fanno corsi di tortellinaggio molto formativi, io l’ho fatto, infatti possiedo un utlissimo attestato di vera sfoglina bolognese!
mica hai festeggiato, però.
non ti preoccupare, il peggio deve ancora venire: quando la tua vita non si misurerà nemmeno in centodecimi. ma si dovrà misurare con la lecchinaggine e la stronzaggine dei colleghi. e allora sì che ti mancherà il pesce palla.
complimenti rafaeli, spero sarai un ottimo dottore veterinario.
il mondo degli animali ha bisogno di gente sensibile.
ciao
Flavia V.
anche io ho da poco finito gli esami..vedo la tesi all’orizzonte, chissà quando inizierò a scrivere la prima pagina…..è un limbo piacevole questo..una linea d’ombra che prima o poi tocca passare
un brindisi!
fosca
…mondo degli animali?
…gente sensibile?
…ottimo d o t t o r e veterinario?
…ok…non dico niente…niente…niente
a lavurà rafè!!!
ps: si che poi c’ha ragione ari…manco n’aranciata hai offerto.
pensa che roba, Dani.
non ci son più i veterinandi di una volta, signora mia.