Va specificato che scrivo ste righe dopo aver violentemente vomitato un mezzo pacco di Pan di Stelle nel micro cesso del micro bagno di sta casa.
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Questo per dire.
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Il Coinquilino Brava Persona è andato via per qualche giorno. Mi ha spiegato che ha litigato con la ragazza, ma che ha già una figlia con un’altra. Mi ha spiegato che in tedesco c’è una parola che sta a significare “la madre di mia figlia”. Crede di raccontarmi cose abominevoli ma io da bravo figlio di genitori separati faccio spalluccie e non faccio domande pungenti, che già so come va in questi casi. Praticamente mandato a fare in culo da ambedue le donne della sua vita, ieri ha deciso di prendere la macchina e di farsi 350 km direzione sud per andare a trovare la Zia. Io non gli chiedo nulla ma lui ogni tanto fa capolino sulla porta della “mia” stanza e mi racconta qualcosa. A me tutto questo va benissimo, solo che adesso a causa di sti casini suoi sentimentali, lui dorme sul pavimento in cucina, e se la notte voglio andare a prendere qualcosa dal frigo rischio di calpestargli la faccia.
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E poi ieri sera sono uscito.
Che la sera si esce, no?
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Una tedesca sconosciuta, su messenger mi dice il nome di un posto, ed io arrivo lì con Samuele Bersani nelle cuffie – per dire il mood – ed entro. Ho scambiato qualche parola con un tedesco pazzo che mi ha detto che gli stavo davvero simpatico, ché lui c’aveva la ragazza italiana di Torino e allora mi chiamava goliardicamente Teròne. Hey Teròne questi sono i miei amici! Hey Teròne dobbiamo bere qualcosa! Ho fatto tintinnare la mia bottiglia con quella di altre persone e ho scrutato i giovani crucchi della prima periferia colognese agitare il culetto con una musica che non faceva eccessivamente cagare. Più tardi col braccio poggiato sul bancone – da brava comparsa western – mi sono visto arrivare una damigianetta bionda che ammiccava verso di me e che sorrideva in modo ostentato. E’ stato in quel momento che ho sollevato il braccio dal bancone come se il bancone d’improvviso scottasse, e sono andato via dicendo a me stesso: “ Oh, Gesù Cristo” dicendolo però non così come si scrive, ma piuttosto,
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Oh, Gie – su – Cris – tu.
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Che mentre lo scrivo, c’è Word che mi chiede se voglio installare la correzione automatica del francese.
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Sono andato via e poi stamattina ho capito perché al bancone – ieri sera – c’era scritto “Vodka-Lemon 2,50 euro solo per stanotte”. Ed è così che mezzo pacco di Pan di Stelle è finito giù nel cesso, tutta sta sofferenza e sto vomitare senza neanche essermi ubriacato.
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Ed è subito sabato.
hai preso subito il ritmo.. mi fa piacere.. quasi sembrano le avventure di Teròne in crucconia (anzi lo sono) 🙂
le damigianette abbondano in queste nazioni nordiche..
ma che pan di stelle hai mangiato?
tedeschi?
con le stelle di alluminio?
ola, rafaeli. chissà se ti ricorderai che sono quella di cui hai raccontato la storia.
ma se non ti ricordi fa lo stesso.
ma stasera che ti bevi invece? facci sapere
‘mazza rafè, vacci piano, dove vuoi andare fino alla fine della tua crucco-permanenza.
dobbiamo pensare quindi che il salentino abbia un non so che dì fvanscese (non ho sbagliato, leggilo puVe così, con un po’ di eVVe moscia).
io invece ho appena mangiato lasagne (‘na specie) alla bolognese e negramaro. ci penso adesso all’accostamento rafelifero…
facea così schifo la vodka a 2.50?
mi sa che sono i pan di stelle…ma i biscotti ce l’hanno la scadenza?
vomitare senza essersi ubriacato!!! che rosicata!
rafè, ma hai visto che su scrittomisto qualcuno gioca sporco? votano al ribasso. ecchecazz’, non si fa così.
votate rafeli, votate rafeli o voi che non lo avete ancora fatto.
“Questa sera sono andata in un bar che conosco con un gran sorriso perché avrei dovuto incontrare un ragazzo italiano che sta nel nostro paese per preparare la tesi di laurea.
Ero così felice.
Anche perché sicuramente con le influenze che ha mio padre nel settore avrei potuto aiutarlo molto. Mi sarebbe piaciuto.
E invece non è venuto, sto pirla.
A meno che non fosse quel bel ragazzo che quando mi ha visto sorridere ha mormorato una specie di litania in una lingua strana (qualcosa tipo “gie-socht-kri-toh”) ed è andato a vomitare. Strano, non sembrava neanche avesse bevuto.
Sono rientrata dalla mia fidanzata rassicurandola: gli uomini sono sempre gli stessi, pensano che il loro pisello sia il centro del mondo”.
Che roba.
Come gli eschimesi che c’hanno un sacco di parole per dire neve.
Si vede che i tedeschi ce ne hanno tante, di mamme che non sono anche idanzate o mogli. Che di figli casuali ne hanno tanti quanti i modi di dire neve degli eschimesi.
Comunque sono contenta che non sia stato il mio post a farti vomitare.
che almeno se vomiti la sofferenza, lei poi non c’è più…
Amelia1:
mi ricordo, mi ricordo.
Freesia:
si giocano sporco, e se trovo la pazienza mi ci metto pure io. In teoria lo potresti fare pure tu, moltiplicando la casella di posta.
Enery:
tra l’altro erano “simil” Pan di Stelle.
Waki:
complimenti per la fantasia.
Comunque non avevo appuntamento con nessuna, hai capito forse male, lì ci sono andato da solo. E comunque il mio pisello è – al massimo – il centro del mio pube. E comunque: giesucristu, non sarai mica seria, no?
Leetah:
no non è stato il tuo post.
Anzi, ogni volta che parli di cucina vorrei autoinvitarmi a pranzo da te.
Erba:
mmm..si.
non ero seria e nemmeno lesbica.
😉
(mi piace essere persone che non sono)
il tuo coinquilino mi sta simpatico, dopotutto.
senti Teròne, non possiamo trovargli un nome a questa benedetta “brava persona” come hanno fatto con te al pub? perchè mi pare un bel personaggio da non sottovalutare.
tchüss
mmmh….mi si rivoltano le budella pur senza vodka e pan di stelle taroccati….i tedeschi a volte son così, usano parole come terone, piza, maffia a caso, a sproposito.
Mi viene in mente un “Du, spagheti….” rivolto a me da uno sconosciuto per fare il simpatico ad una festa.
Spontaneo, grazie alla birra infiltrata in ogni dove del cervello, mi è uscito un “Du, blöde Knödel…..” che è entrato diretto nel linguaggio corrente degli italiani presenti.
😉
mario
Brule:
no, ormai è deciso, è Brava Persona. Mai letto Pennac?
Mario:
ma guarda che per me “Terrone” non è MAI stata un’ offesa. Nessuno me lo ha mai detto in tono offensivo e al massimo me lo sono affibbiato da solo per provocare i presenti.
c’è ancora?
Rafè, quando non c’hai la panna da cucina, ci sta da dio lo stracchino e c’ha meno calorie.
Da due giorni non ti leggevo e stavo in crisi d’astinenza… mi regali sorrisi e stilettate al cuore… odii et amo…
ciao
anche il philadelphia non ci sta mica male…
non avevo capito fosse una citazione.
circa il ‘terone’, è delizioso farsi chiamare con l’appellativo che userebbe chi vuole offenderti: è come una sparapunti sulla cappella del molestatore..