Fra le varie trattative per trovare una stanza in Crucconia, spiccano le mail di una tizia che è davvero convinta di volermi offrire un posto nella sua casa in periferia. Mi scrive in tedesco ma io le rispondo in inglese, lei dice che con l’inglese non è brava, io le scrivo che pure io col tedesco non sono bravo, ma comunque tutti e due – così pare – capiamo l’altro, e questo è già qualcosa.
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Premessa: per cercare casa inserisco annunci corredati da un collage di foto della mia faccia. Nel collage che ultimamente sto spedendo in giro si pùo ammirare:
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– faccia di Rafeli agli esordi di una nottata in spiaggia quest’estate. pelle bruciata dal sole e foto tagliata quel tanto che basta per omettere la bottiglia di rosato che tengo in mano.
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– faccia di Rafeli con cuffietta e mascherina celeste da sala operatoria, e sfondo anch’esso di sala operatoria dell’università. occhi spaesati di uno che sta al posto sbagliato nel momento sbagliato.
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– faccia di rafeli assorto nei suoi pensieri e spalle poggiate al muro, luce di lato che illumina i lineamenti e che fa tanto bravo ragazzo.
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– faccia di rafeli con cappello bavarese, scattata nella periferia di Monaco un anno fa, evidente ruffianata per apparire vicino alla cultura crucconica.
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Il risultato è che all’annuncio rispondono per lo più femmine. Questa è una cosa che potrebbe pure fare piacere – in altri tempi e in altri contesti – ma ora, con l’impellenza di trovare un cazzo di posto dove stare, non fa piacere affatto.
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Poi c’è questa impedita dell’inglese – da questo momento in poi citata semplicemente come l’Impedita – che mi scrive:
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“ ti posso offrire questa stanza, è molto piccola ma bella, in questa casa con tanti animali. per vivere qui bisogna necessariamente amare gli animali, ma tu certamente li ami, giusto?”
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Come se il fatto di studiare quello che studio mi faccia svegliare ogni mattina col desiderio di un cane che mi azzanna le caviglie.
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“…il mio cagnolino vive sempre con me. Ti posso chiamare domani?”
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Le rispondo: chiamami pure (ma poi per dirmi cosa?) comunque io non capisco il tedesco parlato, figurati al telefono. Non mi chiama. Trovo una mail, il giorno dopo:
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“ Dear Faffael, scusami se non ti ho chiamato (di niente, figurati) ma il mio cagnolino è stato male tutto il giorno..”
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Non so se mi spiego, Faffael. Non ha scritto Raphael, o (mioddio) Raffi, No.Faffael.
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C’è qualcosa che non mi convince, nell’Impedita. Io già mi vedo legato e imbavagliato sul letto come in “Misery non deve Morire” con l’Impedita che mi sbatte il suo cagnolino svenuto sulla faccia e che mi urla, con la bava alla bocca “Faffael, salva il mio amorino! Fafffaeel fai qualcosa ti prego! Fafffaeel!!” e schizzi di saliva ad ogni effe triplicata.
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Faffael.
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Potrebbe essere una marca di biancheria intima.
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Pubblicità: l’amico enologo Cimabue mi chiede di propagandare sta cosa da lui organizzata che ci tiene tanto.
Fatto.
ah che bello farsi una grassa risata dopo una giornata elegantemente di cacca 😀
sofia
a me fa pensare ai falafel, e visto che in cermania la cultura turca è diffusa, fossi in te starei attento ai morsi. non solo del cagnolino (probabilmente un pastore tedesco).
in ritorno da dublino porto i saluti di tuo cugino-rasta…
p.s. lo abbiamo perso completamente…jaja
ciao
sono stata un anno in Crucconia, e sono anche mezza tedesca.
3 frasi che ti salvano da qualsiasi inghippo:
1) Alles Klar (tutto chiaro)
2) Genau (Giusto, perfetto, concordo)
3) Kaine Anung (te lo scrivo come si pronuncia non si sa mai e vuol dire: NON NE HO UN IDEA!)
L’ultima è stata la mia ancora di salvezza.
Saluti
K
già ti ci vedo nella casetta con gli animali…faffael oh faffael…con l’impedita che casca ai tuoi piedi…
d’ora in poi ti chiamerò così: Faffael. bellissimo.
Faffael, apparte gli ischerSi scrivimi che io un po’ di simil-agganci in crucconia li ho.
rael.is.real @ gmail.com
l’imbranata, secondo me, s’è fatta un viaggio perché sei italiano, magari sei pure belloccio, e ha pensato: me lo metto in casa e lo assaporo lentamente ..
Le animaliste integraliste mettono paura.
ciao Faffy
modello 3000 cerca casa?
Faffael… Cacharel… potrebbe essere anche la marca di un profumo o una firma di alta moda. Ci sta.
Secondo me la Tetesca vuole esclusivamente un veterinario che sia anche ‘dog-sitter’ all’occorrenza.
Pensaci bene, quella fa un affare! 🙂
Baci
Miruzza
capisco il problema della tua amica. quella xxxs, e ti posso dire che è un vero problema, ma che con due nigeriani e con uno della costa d’avorio si risolve una volta per tutte.
vai a berlino?
tu lei e il cane legati in un amplesso…