Vuoi uscire andiamo in quel posto lì? Non voglio uscire non voglio andare in quel posto lì.
Noi prendiamo la macchina si va in quel locale che fanno bella musica e c’è gente mica male, cheffai vieni pure te? Andate andate pure che io intanto mi scavo una bara tra i cuscini del letto. E cerco di morirci, tra i cuscini.
Che poi succede che non faccio un cazzo, ma a letto non ci vado, che il sonno non si presenta mai puntuale. E allora considero con perizia il diametro reale dei miei pollici, mi gratto il naso prima in un senso e poi nell’altro. Prima dal basso verso l’alto e poi dall’alto verso il basso. E nel mezzo tra i due sensi di marcia, faccio una lunga pausa camminando scalzo per le stanze di questa casa. Mi guardo nello specchio e provo ad aggrottare la fronte una due e tre volte, e poi resto immobile qualche secondo con la fronte aggrottata, con tutti i muscoli della faccia contratti per bene, e mi metto a contare le pieghe della mia epidermide sulla fronte. Probabilmente dalle pieghe della fronte aggrottata si può risalire con esattezza all’età di un essere umano. Proprio come le cerchiature concentriche che si trovano nei tronchi degli alberi. Probabilmente ci si riesce, a risalire all’età delle persone con questo metodo, ma adesso che ci penso probabilmente non ci si riesce affatto.
E allora di fronte allo specchio posso pure disaggrottare la mia fronte.
Perché ieri una bambina forse dodicenne, che camminava sul marciapiede nel senso opposto al mio, mi arriva davanti e battendo le mani ha urlato: Non ci posso credere, Mel Gibson!
Ora, essendo io molto ma molto lontano dall’assomigliare al tipo in questione, ed essendo io appena venticinquenne, ho pensato due cosette che nell’ordine si potrebbero sintetizzare in:
Cosetta numero Uno: Studiare così tante ore al giorno non mi fa mica bene, mi invecchia clamorosamente e mi rovina la salute. Si dice: finchè c’è la salute. Ma quando manca la salute e c’hai pure un esame tra le palle, non va per niente bene.
Cosetta numero Due: Le bambine ubriache alle tre del pomeriggio sono la nuova piaga della società di oggi. Ancora non ne parlano in tivvù, ma state sicuri che prima o poi la notizia arriva.
Cosetta numero Tre: Lo so avevo detto due cosette ma mi è venuta in mente pure quest’altra Cosetta. Osservando gli amichetti della dodicenne ubriaca, con i capelli tinti di un biondo eterogeneo, con le collane dorate col crocifisso appeso, coi pantaloni bracaloni con le catene al culo, e con gli orecchini sul sopracciglio che pure il sopracciglio era tinto di un biondo zebrato, ho capito che i Gemelli Diversi in Italia sono famosi da abbastanza tempo e mo basta, che gli effetti irreparabili sulle nuove generazioni si iniziano a vedere clamorosamente.
Cosetta numero Quattro: non è vero, è uno scherzo, non c’è nessuna Cosetta numero quattro
e ma te anche, scusa, mi vai in giro a torso nudo sporco di sangue e dipinto di blu alla William Wallace e poi ti lamenti.
Be’ dai. Mel Gibson è un bigottone super catto-americano, però almeno è figo.
appunto, mel gibson non è poi così malaccio…
comunque adesso ti immagino un incrocio tra Jessica Rabbit e William Wallace e la cosa mi confonde un pò perdindirindina.
non hai pensato che la bambina ti stesse semplicemente pigliando per il culo?
I Muffy e Puffy di oggi sono una vera piaga sociale.Concordo.
no, le 12enne ubriache no, salvateci.
Meglio correre il rischio di essere scambiato per i connotati di Mel Gibson da una dodicenne che rischiare di dover correre per non per non farsi cambiare i connotati propri da un quattordicenne…
Grazie per il “bracaloni”! Era più o meno un decennio e mezzo che non lo sentivo.
questi giovani non hanno piú rispetto … oltrepassi i venti e sei giá un matusa!
franz
Per me è tutta colpa è della Defilippi, è lei che insegna ai bambini quello che devono fare per non crescere :-). ciao*
io vengo a bologna a fine mese, mel.
come si dice a Bologna: socciaMel!
secondo me la cinna (come si dice a bologna) ne voleva a pacchi
la tipetta era chiaramente ubriaca, ed io lo ripeto non c’entro un cazzo col Mel in questione.
LIZZIES: giusto un decennio e mezzo fa i pantaloni bracaloni li portavo anche io.
PATTINANDO: a morte, la Defilippi, subito.
ERBASALVIA: fine mese? allora annullo tutti gli impegni.
anch’io un decennio emmezzo fa portavo pantaloni bracaloni.
Ma importunare malcapitati dandogli del Mel Gibson… no quello no 🙂
Quando vedo ragazzine così per strada mi verrebbe da scuoterle per le spalle e chiedere “Ma che cazzo cerchi, eh? EH? EH?”… poi mi sa però che è meglio tacere, e scuotere la testa come fanno i vecchi, cambiando pure marciapiede.
L’età avrà la meglio anche su di loro 😛 🙂
ecco, brao.
beh pensa che potevi assomigliare chesso’… ad Alvaro Vitali ; alla fine ti è andata di culo!
io in effetti ti immaginavo come il pentotal del film paz. Lui la bambina ubriaca l’avrebbe subito disegnata crocefissa. firmato: il diavolo.
ma passando a cose più serie. ok grattare il naso da sotto a sopra…ma da sopra a sotto? tipo che stai con le dita infilate nel naso e poi scendi? e poi risali? e poi?
erbasalvia+rafaeli= brain contest!
fosca
Più o meno come la prima volta (ebbene sì, ce ne sono state delle altre…) che alla fermata dell’autobus quella tipina simil dodicenne mi ha dato del lei.
Benvenuto nel mondo degli over-25, Rafaeli!
Chà
insomma rafè..vedo che hai cuccato.. 😉
beh ti sei sentito un po’ “colpito”?? niente a confronto di quando mi dissero…
tu assomigli troppo a quell’attrice di Beverly Hills…
sì..sì…quella che fa DONNA
però solo di faccia
andavo ancora al liceo, mi sentivo un cesso…e quell’occasione mi diede il colpo di grazia
😉
La bambina sarà stata anche ubriaca ma la fine del tuo post indica uso ed abuso di droghe…facciamo 20 sigarettine modificate, come da legge??