Ad un certo punto si comincia a perdere interesse nelle persone – nelle persone in generale, non di persone nello specifico – oppure si sgonfiano slanci ed entusiasmi nell’incontro di persone nuove. E pazienza: non e’ colpa delle persone e nemmeno colpa tua. Piuttosto e’ il risultato del fatto che dopo aver incontrato tantissima gente nella tua vita, da un certo punto in poi cominci ad incontrare doppioni di persone già conosciute: doppioni di discorsi, di sorrisi, paure e aspirazioni, e modi di accavallare le gambe. Gli altri sono speciali – e noi stessi siamo speciali, purtroppo – soltanto nella limitatezza delle nostre esperienze. L’ampiezza ha tanti fascini, ma distrugge lentamente la nostra presunzione di peculiarità a botta di esperienze di nuovi incontri.
Però ognuno ha la propria storia, no? Quella non è speciale, è unica, per insignificante ed ordinaria che sia. E chiunque può diventare speciale per qualcuno, anche se non sarà un persona speciale in senso assoluto.
però i doppioni li incontri con un vissuto diverso di volta in volta e magari anche questo cambia la percezione del rapporto e dell’essere speciale o no.
l’eterno ritorno dell’uguale. prova a vedere – ma probabilm l’avrai già fatto – cosa ne dice Nietzsche. https://it.wikipedia.org/wiki/Eterno_ritorno
E se poi incontri anche due nuche uguali, allora, be’…