In questo lungo periodo di maggese del blog, questo blog, nella forma in cui lo conosciamo, ha compiuto dieci anni.
Come gia’ scritto odio celebrazioni e anniversari, pero’ forse odio soltanto le celebrazioni e anniversari collettivi. Dove tanta gente, tutta assieme, e’ convinta di potersi sincronizzare sui festeggiamenti di qualcosa; di poter condividere, tutte assieme e nello stesso momento la stessa identica emozione. Questa celebrazione invece e’ mia soltanto, ci penso da quando ho deciso che la data di nascita ufficiale sarebbe stata quella indicata dal contatore di Shynitstat (21 maggio 2005). In realta’, come la nascita di Cristo, questa e’ solo una data arbitraria, che’ il blogghe esisteva gia’ da tempo, sicuramente dal 2004. Il contatore fu installato su excite, ai tempi in cui Excite era curato da Zoro, ma ancora prima avevo una pagina su una piattaforma sconosciuta.
Ad oggi sono sicuro un paio di cose.
La prima e’ che averci avuto un posto in cui scrivere ha influenzato quella che e’ stata la mia vita fino a qui. Non ho la prova del contrario, eppero’ sono sicuro che certe cose non le avrei fatte, certe persone non le avrei conosciute, certi posti non visitati, certe consapevolezze non le avrei acquisite. Credo che assieme alla lettura, lo scrivere (e lo scrivere velocemente su internet, lo scrivere per catturare l’attenzione con poche righe) abbia trasformato la mia comunicazione verbale. Che e’ diventata piu’ fluida ed efficace. Come effetto collaterale, sono diventato intollerante ai linguaggi fumosi e zoppicanti. Ma sono anche passati dieci anni, e potrebbe essere anche soltanto il frutto – mioddio – della maturita’.
La seconda cosa e’ che ho tantissimo da scrivere ma mi trovo davanti un ostacolo giornaliero, che e’ appunto quello di mettersi a scrivere. C’e’ tantissima roba che andrebbe registrata, eppure la capacita’ di focalizzarsi va diminuendo. Il fatto di lavorare scrivendo davanti ad un computer non aiuta molto, del resto, se nel tempo libero poi ti rimetti a scrivere davanti ad un computer. C’e’ il problema dell’essere onesti, che e’ il fondamento di tutto. Si puo’ essere onesti ma di nuovo la maturita’ – mioddio – aggiunge molto calcare alla tua voglia di dire esattamente quello che pensi, soprattutto se scrivi di te stesso. Le pose, la tentazione di attenuare e abbellire, sono sempre dietro l’angolo. Il rifiuto delle pose e’ cio’ che oggi distingue noi ultimi mohicani dei blogghe dalla comunicazione di facebook. Cosi’ come non sfruttare il facile successo del sarcasmo violento ci differenzia da Twitter.
E insomma, sono dieci anni, si continua.
Evvai! Si continua eccome!!! j’adore la trovata del calcare che intacca la tua voglia di dire quello che pensi. Raffo scrittore e’ vivo e vegeto!
Buon Compleanno ci sta tutto, dai.
Per altri 10 anni, please.
E fai bene. Apprezzo molto ciò che scrivi e come lo scrivi, anche se sono una lettrice “silente”. Buon proseguimento!
Auguri!
e pensare che in qualche modo c’ero anche 10 anni fa.
e mi chiedevo giusto oggi che fine avessi fatto dopo splinder. ed eccoti qua.